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WePlanet 100 globi milano
Arte

WePlanet e 100 globi per la sostenibilità per le vie di Milano6 minuti di lettura

Le strade e i quartieri di Milano sono invasi da globi terrestri tutti differenti, si tratta dell’iniziativa di WePlanet 100 globi per un futuro sostenibile. Una mostra diffusa open-air organizzata con il patrocinio del Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero dell’Ambiente e altre Istituzioni locali e nazionali.

Lo scopo vuole essere quello di sensibilizzare le persone alla sostenibilità e aumentare la consapevolezza sulla crisi climatica e sulle sue conseguenze.

L’evento culminerà, a novembre, in un’asta di beneficienza organizzata da Sotheby’s. Il ricavato sarà devoluto a ForestaMi, un progetto che prevede la piantumazione di alberi nell’area metropolitana di Milano al fine di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare le aree verdi, ridurre l’inquinamento e accrescere il benessere cittadino.

Inoltre, parte del raccolto verrà destinato all’Ospedale Niguarda, alla Fondazione Umberto Veronesi e alla Fondazione Progetto Arca Onlus attiva nella lotta contro la povertà.

piazza duomo milano
Anteprima della mostra in piazza Duomo a Milano, foto WePlanet

Giovani artisti e aziende uniti per un obiettivo comune

Le sfere terrestri, realizzate in plastica riciclata, sono state poi elaborate da alcuni studenti dell’Accademia di Brera ma anche da artisti e designer già affermati.

Nominiamo Giulio Cappellini e Antonio Facco, autori di Milano è bella, omaggio alla città meneghina, al suo spirito innovativo e alla sua capacità di ripresa.

E ancora, Il terzo Paradiso, realizzato da Noemi Sinigallia e sponsorizzato da Progetto Arca Onlus, che richiama l’arte di Michelangelo Pistoletto.

Ogni artista ha trasposto e dato forma alla propria visione del futuro e a quello che intende per sostenibilità, creando opere uniche, che vanno a toccare diversi aspetti della stessa tematica.

Ciascun globo è stato “adottato” da un mecenate, aziende che si sono interessate al progetto mostrandosi ricettive e sensibili al tema della sostenibilità.

100 globi sostenibilità milano
Anteprima della mostra in piazza Duomo a Milano, foto WePlanet

100 globi per una sostenibilità a 360 gradi

Ogni globo, come dicevamo, prendi in esame un aspetto diverso e particolare, rielaborando il tema della sostenibilità in modo unico.

Alcuni si concentrano sui danni provocati dall’uomo dopo decenni di sfruttamento sconsiderato delle risorse, guardando solo al guadagno e alla crescita economica.

Ne sono esempi Deserti sommersi di Giovanna Lysy, che riflette sulla desertificazione e sull’ardimento della terra, e Dry-jourt, un pianeta di plastica di Evelina Maralla, Pietro Turati e Edoardo Brambilla.

Altri hanno invece uno sguardo più ottimistico sul futuro. Gli ultimi report sul clima ci dicano che danni e cambiamenti siano ormai irreversibili; ciononostante i giovani artisti riescono ancora ad immaginare uno scenario in cui è possibile vivere in città sostenibili, anche grazie all’innovazione tecnologica, e in cui persone e natura convivono in equilibrio. L’unica cosa certa è che bisogna agire ora e con urgenza.

WePlanet globi anteprima
Anteprima della mostra in piazza Duomo a Milano, foto WePlanet

Ci sono poi i globi adottati da aziende operanti nel settore alimentare. Questi raccontano il cibo, la biodiversità e la necessità di una coltivazione che rispetti il pianeta e sia davvero sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale ma anche da sociale ed economico.

Ad esempio, In-seme, realizzato da Momi e sponsorizzato da Bonduelle, in cui la sfera terrestre si trasforma in un contenitore che ospita un orto urbano, vuole porre l’attenzione sull’importanza di nutrirsi in modo sano, con alimenti offerti dalla natura.

Un primo passo nella giusta direzione

La mostra insiste molto sulle responsabilità individuali e invita i singoli a impegnarsi per combattere il cambiamento climatico.

Un messaggio perfettamente veicolato da Self(sh’), opera di Jermay Michael Gabriel. Un globo completamente coperto di specchi che invita chi guarda a scattarsi un autoritratto per partecipare ed essere consapevoli dalla propria responsabilità, ma anche un invito a essere meno egoisti.

È innegabile che ognuno di noi, con i suoi comportamenti e le sue scelte ha un impatto sul pianeta, può e deve cambiare le proprie abitudini per essere più sostenibile. Sono davvero tante le piccole azioni che si possono fare (non usare plastica monouso, non sprecare cibo, mangiare più vegetale, usare trasporti pubblici ecc). La cosa fondamentale è anche sviluppare una maggior consapevolezza sull’argomento.

Proprio a questo punta la mostra: sensibilizzare i cittadini, far sì che si interroghino e che si facciano domande, far nascere in loro la voglia di informarsi per capire e migliorarsi.

globi sostenibilità
Anteprima della mostra in piazza Duomo a Milano, foto WePlanet

È anche giusto ricordare, però, che non solo i singoli a doversi impegnare ma anche le aziende e i governi. Quindi, se la mostra vuole essere un invito per i cittadini ad approfondire il tema della sostenibilità, lo stesso vale per le aziende che hanno preso parte all’iniziativa.

Questo deve essere solo il primo passo verso un impegno reale e costante verso il cambiamento. Non basta prendere parte a una mostra o dichiarare buone intenzioni, magari anche piuttosto vaghe e astratte, servono dati e obiettivi concreti.

L’interesse per l’ambiente e la sua protezione non deve essere solo una mossa di marketing o una facciata, ma deve diventare parte della filosofia e della missione dell’azienda stessa.

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Anteprima della mostra in piazza Duomo a Milano, foto WePlanet

Da dove iniziare

Vogliamo concludere questo articolo in modo un po’ diverso dal solito. Vi invitiamo a essere curiosi, a ricercare informazioni, a essere aperti al cambiamento e a provare a fare un primo passo verso la sostenibilità.

Come privati cittadini possiamo esercitare pressione sui governi affinché promuovono leggi a tutela dell’ambiente e si impegnino a rispettare gli accordi climatici.

Come consumatori, dobbiamo ricordarci che abbiamo il potere di influenzare e cambiare il mercato con le scelte e gli acquisti che facciamo quotidianamente. Possiamo allora decidere di appoggiare e dare i nostri soldi a quelle aziende che sono davvero sostenibili, ricercando la loro filosofia e indagando sul loro operato.

Per approfondire il tema vi consigliamo la visione del documentario David Attenborough: a life on our planet (disponibile su Netflix) e la lettura del libro Scegliere il futuro di Christiana Figueres e Tom Rivett-Carnac.

Dopo la laurea in filosofia ho conseguito un master in Arts Management. Sono appassionata di arte, letteratura, teatro e culture non europee. Cerco sempre nuovi stimoli e avventure da intraprendere.