
Walt Disney: il cinema d’animazione tra immaginario e realtà8 minuti di lettura
Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Walt Disney, uno dei maggiori creativi del Novecento.
Walt Disney nasce nel 1901. Autodidatta dell’animazione, Disney inizia con la pubblicità lavorando con Ub Iwerks. Disney pensava ai personaggi, alle storie e alle gang mentre Iwerks creava la grafica e l’animazione.
Gli anni 20: Laugh-O-Gram Studio
Disney ha sempre avuto un forte interesse per la “fiaba” che riadatta per il contesto americano. Nel 1922 Walt fonda il Laugh-O-Gram Studio: la serie di produzioni di questo studio, chiamate Laugh-O-Grams, si ispirano appunto alle fiabe classiche ma l’innovazione sta nell’ambientazione. Il primo cortometraggio d’animazione delle studio fu Cappuccetto Rosso (Little Red Riding Hood): questo è inoltre il primo corto narrativo diretto da Disney.
Ciò che differenzia Disney da Max Fleischer è la volontà di fare evolvere dei personaggi reali nel mondo dell’animazione. Questa volontà di Walt prende forma nella serie Alice’s Comedies, una serie di cortometraggi muti in bianco e nero in tecnica mista, diretti da Walt Disney dal 1923 al 1927. Queste serie ebbe un grande successo a livello di critica.

Prima di Mickey Mouse: Oswald il coniglio fortunato
Nel 1927 Walt Disney e Ub Iwerks creano un nuovo personaggio: Oswald il coniglio fortunato (Oswald the Lucky Rabbit). Il personaggio esordisce con Trolley Troubles. Oswald è famoso anche per la diatriba sui diritti tra Disney, Iwerks e Charles B. Mintz, un distributore che riuscì a sottrarre il coniglio animato ai due animatori e portarlo alla Universal. La Disney ha riottenuto i diritti di Oswald solo nel 2006.

Plane Crazy: il debutto di Mickey Mouse
Ma quando arriva Mickey Mouse? Mickey Mouse, conosciuto come Topolino dal pubblico italiano, compare sugli schermi cinematografici nel 1928 con Plane Crazy: l’aspetto di Topolino è molto più semplice rispetto ad oggi, gli occhi sono giganteschi e non indossa i guanti.

Steamboat Willie: il primo film sonoro di Walt Disney
Il primo film sonoro di Walt Disney risale sempre al 1928 ed è l’ormai celebre Steamboat Willie, terzo cortometraggio animato della serie Mickey Mouse. Il film venne proiettato all’Universal Colony Theatre, conosciuto oggi col nome di Broadway Theatre. Il successo è fulminante. Steamboat Willie è spesso considerato l’esordio di Topolino e Minni ma semplicemente perché è stato il primo corto della serie ad essere distribuito in sala.

La novità assoluta è la colonna sonora sincronizzata: effetti sonori, musiche e meta-dialoghi. In ogni caso, non è il primo cartone animato con sonoro sincronizzato. Topolino è magro, ha piccoli occhi neri e continua a non indossare i guanti. Durante le proieizioni del film, Walt Disney lancia un merchandising intensivo attorno al personaggio di Mickey.
Silly Symphony: trionfo di musica e animazione negli anni ’30
A partire dal 1929 Disney finanzia una serie importante: Silly Symphony. Il loro successo è dovuto principalmente al compositore Carl W.Stalling, che dopo aver lavorato due anni con Disney, approda alla Warner Bros, per cui scrive molte musiche. I personaggi della serie non sono ricorrenti, non c’è un eroe. La realizzazione dei cortometraggi è di grande qualità dal punto di vista dell’animazione, della musica e della sceneggiatura. Strumento chiave di questa serie è la colonna sonora sincronizzata: numerosi cortometraggi si basano su delle danze.

Gli anni ‘30 sono caratterizzati dalla creazione di nuovi personaggi tra cui Pluto, Pippo (Goffy), Minni (Minnie) e Paperino (Donald Duck).
Gli anni ‘40: il realismo nell’animazione
È il periodo in cui Walt Disney si proietta verso il realismo, alla ricerca di una fusione tra cartone e vita. Attraverso la tecnica del rotoscopio viene realizzato nel 1937 Biancaneve e i sette nani: un lungometraggio animato.
Negli anni ‘40 Walt Disney sviluppò un sistema di riproduzione del suono innovativo, il Fantasound: Fantasia (1940) fu il primo film commerciale proiettato in stereofonia. Altri film di animazione che appartengono a questo periodo “realista” di Walt Disney sono Pinocchio, del 1940, Dumbo, del 1941 e Bambi del 1942, il più realista di tutti.
Durante gli anni della guerra, gli studios statunitensi sono monopolizzati per la realizzazione di film di addestramento militare. Walt Disney realizza, tra l’altro, dei film di propaganda per il mercato sud americano come I tres caballeros del 1944. Un altro cortometraggio animato propagandistico è Der Fuehrer’s Face, della serie Donald Duck.
Walt Disney e Serguei Eisenstein
Tra il 1932 e il 1946 il regista tedesco scrive numerosi testi su Disney. Per Eisenstein Disney porta il cartone animato al limite perché è riuscito a creare un linguaggio cinematografico comune al mondo intero grazie alla purezza della sceneggiatura e dei tratti dei disegni che piano piano diventano universali.
Dagli anni ‘50 in poi
A partire dal 1954 la produzione di cortometraggi destinati alla sala cinematografica si ferma e Disney cerca di diversificare la produzione attraverso la realizzazione di commedie e di prodotti audiovisivi destinati alla televisione.
In questo periodo i più grandi successi di Disney sono i film in live-action: il primo film completamente in live-action prodotto dalla casa di produzione di Walt è L’isola del tesoro del 1950, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson. Del 1954 è invece Ventimila leghe sotto i mari, adattamento dell’omonimo romanzo avventuroso di Jules Verne. Questo film è il primo girato dalla Disney in CinemaScope.
Ma il grande successo di questi è anni è sicuramente Mary Poppins del 1964, film in tecnica mista (live action e animazione) basato sui romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers.

Nel 1966 Disney muore. Questo implica una maggiore produzione di lungometraggio ma la qualità diminuisce.
Il mondo di Walt Disney
Walt Disney voleva sintetizzare il suo gusto per l’immaginario e il suo interesse per il live action, in un universo visivo particolare. Nel mondo di Disney non si scappa dalla realtà ma si tratta di affrontarla attraverso l’immaginario. Il concetto di bellezza è fondamentale per Disney e i riferimenti artistici di questo visionario sono più erudite di quello che si pensa generalmente.
Disney si interessa all’arte al cinema europeo. In particolare le fiabe e leggende europee diventano svago per il pubblico americano, semplificate per essere più facilmente apprezzate dal suo pubblico.
Disney è importante per la rappresentazione di animali antropomorfizzati ma soprattutto per quanto riguarda l’interazione tra uomini e animali, sviluppata principalmente nei prodotti audiovisivi home video. A tal proposito Eisenstein parla di “umanizzazione dell’animale”.
Come visto in precedenza, agli albori degli anni ‘30 è il realismo a diventare marchio di fabbrica di Disney. Nel 1932 arriva il colore e questo permette a Walt di riprodurre in maniera realistica la bellezza della natura. Il primo film prodotto in Technicolor a 3 colori è Flowers and Tree del 1932, primo corto della serie Silly Symphony.

La natura in Disney è al centro di tutte le avventure importanti dei personaggi, come in Bambi. Disney opera come un mago sulla natura e sui fenomeni viventi.
Utopia Disneyland
Uno dei sogni di Walt Disney era quello di creare un parco divertimento tematico legato al cinema. A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Disney investe molto tempo e denaro nello sviluppo di un parco divertimento e di prodotti derivati. Quest’universo si nutre inizialmente dei film prodotti da Disney ma tende sempre di più a svilupparsi e a vivere autonomamente: Main Street, Farwest etc.

Il castello della Bella Addormentata nel bosco veglia sull’intero parco: questo castello simboleggia l’importanza dell’immaginario medievale negli Stati Uniti e nei film stessi di Disney.
I parchi divertimenti sono tutti costruiti sul modello statunitense. L’idea è quella di creare una toon town, una città dove è possibile incontrare i personaggi dei cartoni animati in carne ed ossa.
If you can dream it, you can do it.

