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Universal Design: La giornata Internazionale della disabilità4 minuti di lettura

In Italia ci sono voluti diversi anni prima di poter finalmente iniziare a parlare di inclusione, e di conseguenza sensibilizzare la comunità ad andare oltre i luoghi comuni. Le rappresentazioni stereotipate e i pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità, le quali per lungo tempo sono state escluse dalla società, perché etichettate come diverse continuano ad essere fortemente presenti.

Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità

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Esempio di Universal Design

La Convenzione, adottata il 13 dicembre 2006 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, rappresenta un traguardo importante in quanto stabilisce i requisiti di base per i diritti delle persone con disabilità ed ha un carattere giuridicamente vincolante.

In quest’occasione vengono ribaditi dei principi fondamentali quali: il riconoscimento della persona in quanto tale, la libertà di scelta di ognuno, e l’accettazione delle persone con disabilità come parte integrante della società. Le riflessioni all’interno della Convenzione, nascono tutte da una definizione di disabilità nuova.

Infatti, la disabilità non viene considerata come uno stato fisico legato all’individuo, ma come il risultato dell’interazione tra diversi fattori, che impediscono alle persone la loro piena ed efficace partecipazione nella società in parità con gli altri.

La disabilità come situazione

Successivamente, è risultata fondamentale l’introduzione di un nuovo strumento innovativo da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’International Classification of Functioning (ICF).

Una classificazione completa del funzionamento umano che descrive lo stato di salute di una persona in relazione al suo ambito esistenziale, concependo la disabilità come una situazione

Si incomincia quindi, ad interiorizzare sempre di più come la disabilità non sia legata solamente ad una sfera sanitaria, causata dalla menomazione del soggetto, ma come essa sia fortemente condizionata dai fattori ambientali e personali con cui la persona si relaziona. 

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L’ICF inoltre, propone una visione sistemica della salute stessa intesa come benessere fisico, mentale, relazionale e sociale. Essendo la salute una condizione costitutiva dell’essere umano, il concetto di disabilità ci riguarda tutti indistintamente, ma differenti sono i fattori e le condizioni entro cui il funzionamento umano si manifesta.

Ognuno di noi può ritrovarsi in una condizione di disabilità se il contesto che lo circonda non offre opportunità accessibili attraverso il quale poter esprimere i propri talenti. O più semplicemente, se contiene al suo interno delle barriere (di qualsiasi natura), che non permettono alla persona di agire come vorrebbe.

Sempre in questa direzione troviamo il movimento architettonico Universal Design, o progettazione universale.

L’Universal Design: Un approccio inclusivo

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Robert Mace

Il termine Universal Design si deve a Ronald Mace, un architetto americano, costretto fin da bambino a muoversi in sedia a rotelle a causa della poliomielite.

La sua esperienza lo portò a dedicare tutto il suo lavoro alla creazione di progetti inclusivi che prevedevano la creazione di edifici ed ambienti adatti a tutti gli individui. L’Universal design, o Design for All, è quindi un movimento filosofico-architettonico pensato per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza.

Esso è uno stile di progettazione che promuove la possibilità per le persone di avere pari opportunità di partecipazione in ogni aspetto della loro vita.

Per raggiungere questo obiettivo, i professionisti di qualsiasi settore lavorano nella direzione di eliminare quelle barriere, architettoniche e non, responsabili di far vivere alle persone situazioni di disabilità. 

L’Universal Design in Italia

Partendo dal 1985 sono stati fatti molti passi in avanti, ma sono abbastanza? Nel nostro paese non è raro vedere situazioni di disuguaglianza nell’erogazione dei servizi. Ancora oggi la maggior parte degli edifici non presenta rampe dedicate alle persone in sedia a rotelle, o per chi presenta difficoltà motorie.

Vi è inoltre, totale mancanza di provvedimenti dedicati alle persone non vedenti, o non udenti, per le strade ma anche all’interno degli edifici sia pubblici che privati.

Oggi è il 3 Dicembre, la Giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità, forse almeno in questa ricorrenza è bene guardarsi intorno.

E magari promuovere un sentimento di parità, che renda l’Italia un paese adeguato ad ogni tipo di persona che lo abita.

Giorgia, dal greco "colei che coltiva la terra". Lavorando nel sociale esprimo al meglio ciò che è la mia persona, anche preparare terreni fertili e coltivare legami può essere considerata una forma d’arte.