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Cinema,  News

La “Toscana” di Medhi Avaz, adesso su Netflix3 minuti di lettura

La Toscana viene spesso considerata una terra magica. Impossibile non immaginare i suoi cipressi, le colline, il rosso e l’arancione che l’autunno usa per dipingere questa terra meravigliosa. I paesaggi mozzafiato sono solo uno dei motivi del fascino che la Toscana esercita in Italia e all’estero, come anche i monumenti, i palazzi antichi, le opere d’arte e il buon cibo.

Forse è per questo motivo che il regista iraniano Medhi Avaz l’ha scelta come location per il suo più recente film, Toscana, disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix dal 18 maggio.

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Il cast di “Toscana”

Riscoprire la bellezza della vita

Il film tuttavia non si apre nella bella regione italiana, ma in un luogo decisamente più freddo e “nordico”: la Danimarca. Qui lo chef stellato Theo Dahl (Anders Matthesen), dal carattere irascibile e burrascoso, decide di raggiungere la proprietà del defunto padre per venderla al miglior offerente e salvare il suo ultimo ambizioso progetto.

Fin da subito, Theo si dimostra insofferente nei confronti del magnifico castello in Toscana con annesso ristorante ricevuto in eredità dal padre. La sua non è solo questione di carattere: l’uomo è, infatti, tanto altezzoso quanto ferito nell’animo, i ricordi di un legame paterno improvvisamente spezzato in giovane età che bruciano ancora come fuoco nelle vene.

Sarà la giovane Sofia, con la sua la passione per il cibo, la tradizione e la vita a ricordare a Theo i valori del passato e la bellezza di una vita genuina e semplice, quella della campagna toscana.

La bellezza è negli occhi di chi guarda

Tra incomprensioni, malintesi e preparativi per un imminente e misterioso matrimonio, lo spettatore è guidato in un viaggio multi-sensoriale in una delle regioni più belle d’Italia. Toscana si ripropone di raccontare non solo una storia d’amore tra due persone apparentemente incompatibili, ma di far viaggiare il pubblico, grazie allo sguardo sempre più colmo di meraviglia di Theo.

I colori, la natura, le pietre antiche di un castello medievale adibito a luogo di ristorazione e villeggiatura: ogni cosa è volta a rendere al meglio questa esperienza.

In questa romantica cornice, non può mancare l’affascinante visita a un caseificio antico, dove i due protagonisti, circondati da mura interamente fatte di forme di formaggio, assaporano il vero gusto della tradizione culinaria italiana. In quel momento, ogni spettatore si ritrova a invidiare un po’ Theo e Sofia.

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Il caseificio

Quando la forma supera il contenuto

La location, indubbiamente suggestiva, purtroppo non è sufficiente per salvare le sorti di un film che presenta delle innegabili problematiche a livello di trama e sceneggiatura.

Toscana presenta dialoghi fin troppo complessi, poco spontanei e difficili da seguire, ma anche dei buchi di trama importanti. I misteri, pur persistentemente presenti in questo racconto, proprio non riescono a renderlo accattivante. Lasciano più che altro una sensazione di mancanza generalizzata di cura nei confronti del dettaglio narrativo.

Visivamente l’occhio dello spettatore è appagato dalle meravigliose riprese delle colline toscane, ma non si può dire lo stesso per la credibilità della storia d’amore. Un esempio fra tanti: nonostante si parli fin da subito dell’organizzazione di un matrimonio nella villa di famiglia, non è chiaro chi siano gli sposi. L’identità dello sposo continua a restare un immotivato mistero. Questo dato viene svelato solo verso la fine del film, lasciando chi guarda con l’amarezza di aver compreso troppo tardi le reali relazioni tra i vari personaggi.

Un film del genere può essere eccellente per tutti gli amanti della Toscana che desiderino godere della sua bellezza, tuttavia gli amanti delle narrazioni potrebbero rimanerne delusi.

Con una laurea magistrale in lingue e letterature straniere, mi considero creativa, determinata e curiosa. Coltivando la passione per la divulgazione e per le lingue che ho studiato, inglese e spagnolo, sono diventata docente. Oggi, alla ricerca di nuove e stimolanti sfide, amo scrivere di cultura, arte e intrattenimento. Con un passato nella giocoleria infuocata, nel tempo libero pratico tiro con l'arco.