Art Shapes
Evidenza last duel-min
Cinema

The Last Duel: un film storico senza tempo6 minuti di lettura

È il festival di Venezia 2021, quando tutto il lido viene colto di sorpresa dal suono di una memorabile colonna sonora in stile de Il Gladiatore. Dopo ben quattro anni di silenzio, Ridley Scott torna al grande schermo con un vero e proprio duello all’ultimo sangue dal titolo The Last Duel. In tutte le sale cinematografiche italiane dal 14 ottobre.

Con il suo fortissimo cast tutto hollywoodiano, Scott non ha di certo deluso le aspettative del pubblico. Un impavido Matt Damon e un biondissimo Ben Affleck di nuovo insieme nei ruoli di Jean De Carrouges e Pietro d’Alencon. Li accompagnano l’elegante Jodie Comer, Lady Marguerite e il bello e dannato Jaques Le Gris, interpretato da Adam Driver.

ben-affleck-matt-damon-insieme
Ben Affleck e Matt Damon di nuovo insieme. A sinistra Adam Driver.

The Last Duel è basato sull’omonimo romanzo di Eric Jager e racconta una storia vera spaventosamente attuale, nonostante sia ambientata nella lontanissima Francia del XIV secolo. Una giovane donna, Lady Marguerite lotta fino all’ultimo per difendere il proprio onore, in un momento storico in cui la voce femminile era piuttosto marginale. La giovane donna informa il marito, il coraggioso cavaliere Jean De Carrouges, che il suo amico di vecchia data Jaques Le Gris l’ha violentata. L’aggressore si dichiara ovviamente innocente, dando vita a un procedimento legale incapace di risolversi.

L’intervento del re Carlo VI pone finalmente fine a questa diatriba, autorizzando un duello pubblico, noto come il “Duello di Dio”. Storicamente, questi tipi di combattimento, decretavano la verità divina. La morte di uno dei due combattenti veniva considerata, quindi, il volere del giudizio di Dio. Se Jean verrà sconfitto, significherà che Lady Marguerite ha mentito e dovrà essere denudata e bruciata viva. Se invece Jean trionferà, la donna dimostrerà di aver dichiarato il vero e il suo onore sarà salvato.

matt-damon-adam-driver-duello-di-dio
Matt Damon e Adam Driver nel duello di Dio

The Last Duel è tutta questione di prospettive

Originariamente, Matt Damon e Ben Affleck si appassionano alla potente storia raccontata da Jager, lanciandosi da soli in un processo di adattamento. Perseguendo il loro progetto, si accorgono, però, che manca alla storia un punto di vista tutto al femminile, chi darà voce alla sfortunata Lady Marguerite? Entra allora in scena Nicole Holofcener, vincitrice premio Oscar 2019, che arricchisce la storia in modo sorprendente.

La sceneggiatura riavvolge il nastro per ben tre volte, esponendo tre differenti punti di vista di uno stesso fatto, lo stupro subito da Marguerite. La donna, il marito e l’aggressore espongono le loro versioni dei fatti accrescendo la tensione tra di loro e nel pubblico.

Ogni volta, il film propone le stesse scene o gli stessi dialoghi presentandoli con diversissime sfumature e piccoli particolari. Riguardandoli, lo spettatore si rende conto che quelle minime divergenze sono sostanziali per esporre le tre diverse percezioni della realtà. L’interpretazione di uno sguardo, una parola o un gesto cambia da personaggio a personaggio dando vita a una serie di equivoci che istigheranno il danno irreversibile. Esempio eclatante sono le scarpette di Marguerite. Secondo Jacques, la donna se le è tolte spontaneamente per prepararsi all’atto, secondo lei invece sono scivolate via nel correre lontano da lui.

Il risultato finale di questo abile gioco di prospettive è il dubbio: chi sta dicendo la verità?

Ma è forse questo il punto?

Rimuginiamo e riflettiamo su tutte le versioni raccontate, mentre queste soffocano le parole di una donna che urla a squarciagola per essere ascoltata. Questo era l’effetto che si voleva creare: congiungere realtà e percezione di questa stessa realtà, generando dubbio e angoscia.

In The Last Duel il gioco di squadra è tutto

In The Last Duel, ogni singolo reparto produttivo contribuisce a rappresentare sul grande schermo questa incredibile epopea.

La regia di Scott con le sue inquadrature invade l’intimità dei tre personaggi, permettendoci di conoscere i loro drammi. La brutalità delle battaglie, invece, ci aiuta a respirare l’aria di un tempo troppo lontano dalla nostra quotidianità. Toni scuri e freddi accompagnano i personaggi con lo scopo di evidenziare la terribile violenza di questa storia che non è sicuramente solo fisica.

matt-damon-jean-de-carrouges
Matt Damon interpreta Jean de Carrouges.

Gli attori arricchiscono il loro personaggio con delle interpretazioni esemplari. Jodie Comer con i suoi sguardi e le sue espressioni dà vita all’interiorità di Lady Marguerite. Matt Damon e Adam Driver con la durezza e l’estrema virilità dei due cavalieri, mettono in scena due uomini non così tanto diversi tra loro, come pensano di essere.

Da non dimenticare, la sceneggiatura a sei mani che ha dato il via a questa fenomenale orchestra di emozioni che non si vedeva da tanto tempo. Nonostante la struttura divisa in tre capitoli, la storia non perde alcun valore, anzi ne esce arricchita. La posta in gioco cresce così gradualmente che lo spettatore non ha tempo di annoiarsi.

Perchè The Last Duel fa riflettere?

Sembra tutta una questione di onore quella di The Last Duel. L’onore di Lady Marguerite che va salvato, ma non è proprio così. Ci sono motivazioni più sottili e infide che muovono i personaggi verso la vendetta e la sete di sangue.

Jacques è accecato dalla lussuria e crede di avere il diritto di possedere una donna solo perchè uomo. Jean invece vuole difendere il suo di onore, non quello della moglie. Egli è stato sorpassato in quanto uomo e deve rivendicare il proprio orgoglio su Jacques per dimostrare a se stesso e al mondo quanto vale. I due uomini sono così concentrati su di sè, sulla propria reputazione, che perdono di vista ciò che conta davvero.

jodie-comer-the-last-duel
Jodie Comer in The Last Duel

Stupisce che una donna abbia davvero avuto il coraggio e l’audacia di confessare tale crimine in un’epoca storica in cui direbbero che è meglio subire. Ogni altro personaggio femminile infatti, si sottomette al ruolo di donna senza proferire parola. L’unica fuori dalle righe, perfino ripudiata dalle amiche, è Lady Marguerite.

Lei con il suo temperamento rappresenta tutte le donne di tutte le epoche. Sa cosa è giusto ed è ora che anche il mondo attorno a lei se ne accorga. Sa di rischiare la vita, ma continua imperterrita, sperando che Dio sia dalla sua parte. Come lo spettatore, Marguerite forse sa che in quel duello Dio non basta, perchè di fatto sono due uomini che combattono e l’errore umano, la forza fisica o la tecnica del combattimento contano.

Potremmo guardare The Last Duel pensando di essere fortunati, questo oggi non accade più, ma siamo sicuri? Nel Medioevo si ricorreva frequentemente al nome di Dio per lavarsene le mani, noi oggi in nome di chi o cosa lo facciamo?

Dopo aver conseguito la laurea in lingue ho frequentato un master in Production and Screenwriting per approfondire la mia passione per il cinema. Scrivo di film e serie tv per giudicare ciò che ho visto e per imparare nuovi metodi di raccontare storie.