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Cinema

The Help: Emma Stone contro il razzismo3 minuti di lettura

Dieci anni fa arrivava nelle sale cinematografiche The Help, diretto da Tate Taylor e tratto dal romanzo omonimo di Kathryn Stockett, sulla segregazione razziale.

Ricordiamo il film proprio oggi, in occasione del compleanno della protagonista: Emma Stone.

La Stone interpreta Skeeter, una ragazza bianca, laureata in giornalismo. Anziché mettere al primo posto marito e famiglia – di cui non è nemmeno alla ricerca – vuole formarsi professionalmente. Quando torna nella casa d’origine dalla sua facoltosa famiglia, Skeeter si rende sempre più conto del razzismo che domina a Jackson, Mississipi.

Infatti le donne di colore sono tenute a lavorare come domestiche nelle case di ricchi imprenditori, costrette a sottostare a ogni tipo di umiliazione e discriminazione.

A quel punto, Skeeter prende in considerazione l’idea di riunire queste signore e sentire le loro testimonianze: l’obiettivo è scrivere un libro e divulgarlo, affinché la situazione cambi. Molte di loro rinunciano per paura; altre sono pronte a mettersi in gioco, stanche di condurre una vita dove a dominare è un colore.

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Emma Stone nel film The help

Un mix di drammaticità e humor

The Help è un film che riesce a combinare temi drammatici e mescolarli a una grande dose di humor.

In particolare, Octavia Spencer, nei panni dell’irriverente serva Minny, riesce con la sua ironia a intrattenere e a ridare attimi giocosi e divertenti che, spesso, nei momenti di difficoltà ci dimentichiamo di tirare fuori.

Minny, a un tratto, viene licenziata per aver rubato un anello alla ricca signora per cui lavora, con lo scopo di venderlo e pagare gli studi al figlio. All’inizio si dispera: una donna nera e senza lavoro come farà a mantenere i propri figli? Ma lei ha un ruolo preciso nel film: è la dimostrazione che nella vita deve avvenire una rottura, prima o poi.

Ciò che è deleterio dev’essere eliminato per far spazio a qualcosa di migliore. Infatti, un giorno incontra Celia Foote, una ricca donna bianca, ma dall’animo buono. Lei vede in Minny e nel suo carattere forte e sopra le righe, un cuore dolce.

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Da sinistra, Celia Foote e Minny

Emma Stone: il coraggio di una giornalista

Skeeter si differenzia fra le sue “amiche” bianche. Lei è una giornalista con il forte desiderio di fare carriera, ma soprattutto riuscire a fare la differenza in un mondo dove una razza predomina sull’altra.

L’odio verso i neri è quasi palpabile; il film riesce a manifestarlo in maniera diretta, mostrando una realtà ad oggi ormai superata, ma non del tutto.

Il razzismo non è ancora morto. Lo si ritrova in quelle che sembrano “semplici” parole o “piccoli” gesti. Ma si sa che gesti e parole, spesso, hanno un peso. La bravissima Emma Stone è riuscita a ricoprire il proprio ruolo in maniera impeccabile.

A partire dall’abbigliamento: capelli ricci, occhiali da studentessa e abiti semplici; il carattere dolce, ma forte al contempo, il desiderio di giustizia e fare di tutto per ottenerla. Ciò le permette di raggiungere il proprio obiettivo con successo.

In The Help si trova una delle sue migliori interpretazioni. Il regista Tate Taylor non avrebbe potuto trovare una Skeeter migliore. Oltre all’intero cast tutto al femminile.

«Il cambiamento inizia con un sussurro».

The Help: un film che tiene incollato lo spettatore allo schermo, facendogli vivere gli anni della segregazione razziale in Mississipi. Si dà la dimostrazione di quanto il genere umano possa essere crudele e meschino nei confronti di un colore diverso dal proprio.

Ma la diversità dei colori è come la diversità dei caratteri e dei tratti somatici: ci rendono speciali, proprio perché diversi. E la diversità porta a conoscere cose dell’altro che permettono di ampliare il proprio bagaglio culturale.

Quando lo capiremo, il razzismo cesserà.

Laureata in Comunicazione e Media. Scrive ovunque, perché non riesce a farne a meno. Si sogna sceneggiatrice e i suoi film preferiti sono quelli con Christian Bale