
The Batman: la recensione.4 minuti di lettura
Eroe di spicco dell’omonimo albo a fumetti firmato DC Comics, “The Batman” nasce nel 1940 e nonostante il passare degli anni, resta uno degli eroi più cinematograficamente rappresentati. Nel corso degli anni diversi registi hanno voluto omaggiare questo personaggio, con mini serie o film. Ogni film-maker ha lasciato il segno negli spettatori creando la giusta atmosfera.
Lambert Hillyer (1943), Leslie H. Martinson (1966), Tim Burton (1989/1992), Joel Schumacher (1995/1997), Christopher Nolan (2005/2008/2012) e Matt Reeves (2022), sono solo alcuni dei nomi che hanno avuto l’onere e l’onore di guidare gli artisti che hanno dato vita a questo supereroe intramontabile.

Trama
In questo reboot il protagonista nel ruolo di Bruce Wayne è Robert Pattinson.
Il film non rappresenta la storia delle origini. Mostra Bruce Wayne vestire da tempo il mantello di Batman, infatti vigila sulla città di Gotham City già da due anni. In questo periodo il supereroe affronta diversi criminali, ma giunge per lui il momento di immergersi nelle oscure viscere della città e scontrarsi con un nemico tanto astuto quanto temibile. Gotham City, come sempre in mano alla corruzione che dilaga tra le più alte cariche della città, ha un nuovo protagonista: L’Enigmista (Paul Dano). Lo scopo di questa figura è seminare il terrore per la città con indovinelli e inganni per far emergere in superficie il marcio che ostacola la rinascita della città dove Batman sembra essere l’unico che cerchi di garantire giustizia.
Saranno proprio gli indovinelli e gli inganni dell’Enigmista a portare alla luce un segreto della famiglia Wayne che porterà l’acerbo Bruce a riconsiderare i valori con il quale è cresciuto. Proprio per questa ragione, Bruce deve essere cauto, ma dalla sua parte ha sempre il fidatissimo Alfred (Andy Serkis) e può contare anche sul tenente James Gordon (Jeffrey Wright), con cui collabora apertamente. L’enigmista crede nel suo delirio, di collaborare insieme al vigilante della notte. Si considera un eroe che ha portato alla luce fatti deprecabili, commessi da esponenti politici.
Indagando su di lui nei bassifondi, Batman si imbatte in una serie di personaggi: come l’affascinante Catwoman (Zoë Kravitz) , Il Pinguino (Colin Farrell) e il boss del crimine Carmine Falcone (John Turturro). Questi tre personaggi, fantasmi del passato di Bruce, si dimostrano fondamentali per far comprendere all’Uomo Pipistrello il quadro della situazione.
Grazie al suo acume, Batman riuscirà a salvare Gotham City da una disfatta, che effettivamente giungerà, ma darà anche speranza al popolo.

Considerazioni
Matt Reeves si lascia alle spalle il pop di Burton e la versione perfezionista di Nolan. Il quale spezzò completamente la dimensione dei film per supereroi “per bambini”, andando anche oltre a ciò che Burton aveva concepito, rendendo la vendetta il filo che connette un iter narrativo mai banale, sorprendente, connesso alla paura, al senso di colpa, ad una visione della giustizia come totem di una società altrimenti barbara. Un Batman tecnologico, inumano e avanguardista.
Reevers fa sua la lezione del Joker di Todd Phillips, del grunge e di un presente oscuro.
Senza pretese di originalità, superflue quasi, nell’era dei remake. The Batman mescola e rielabora influenze e citazioni per tratteggiare un film cupo, dai toni seppia, anti-spettacolare, con un protagonista, una storia e dei personaggi che sono caratterizzati da un’umanità comune, tutt’altro che supereroica.

Un film dalla metrica scostante e dalle tempistiche eccessive, che lascia a desiderare in quanto lo sviluppo dei personaggi non avviene. Ovviamente, nell’epoca in cui tutti abbiamo visto e rivisto questo genere di film, si potrebbero considerare superflue le introduzioni di personaggi così importanti. Ma in questo caso, la totale mancanza di un costrutto in grado di inserire correttamente suddetti elementi ha tolto struttura alla trama, dando pesantezza alla pellicola.
Pattinson ha rappresentato sullo schermo un Batman acerbo, ancora all’inizio della sua carriera di vigilante mascherato, differente da tutti quelli visti in precedenza. A paragone con performer del calibro di Michael Keaton o Christian Bale, ha mostrato un personaggio più tormentato, più umano e meno super.

