
Scompartimento n°6, recensione del film che dopo Cannes punta all’Oscar4 minuti di lettura
Scompartimento n°6 è un film del regista finlandese Juho Kuosmanen, arrivato in sole 70 copie nei cinema italiani dal 2 dicembre. La pellicola è stata applaudita con entusiasmo a Cannes, vincendo il Grand Prix della Giuria. Ora il film tratto dal libro di Rosa Liksom punta all’Oscar come Miglior film straniero, accanto al nostrano È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.
Spesso questo genere di film viene snobbato dal pubblico italiano, terrorizzato dall’effetto “Corazzata Potëmkin” associato alle pellicole del Nord Europa. Si tratta di un preconcetto duro a morire, ma che Scompartimento n°6 combatte e distrugge, pur mantenendo un’aura di purissima identità locale.
Scompartimento n°6: un road movie artico

Il film ha una storia semplice, che fila dritta e rapida come il treno che le fa da sfondo. Laura (Seidi Haarla) è una giovane studentessa finlandese che si imbarca per un lunghissimo viaggio in treno da Mosca a Murmansk, a pochi passi dal Circolo Polare Artico. Nel suo stesso scompartimento viaggia Ljoha (Yuriy Borisov), un giovane minatore diretto come lei nella freddissima città nell’estremo ovest della Russia.
Negli spazi angusti del vagone i due avranno modo di scontrarsi e conoscersi, creando un rapporto che esula dal classico “nemici-amici” a cui le commedie americane ci hanno abituato. La differenza di estrazione sociale, cultura e origini crea ponti e distanze in modo assolutamente realistico e credibile, proiettando lo spettatore in una situazione così familiare da poterne avvertire le sensazioni fisiche. Più di una volta durante il film capiterà di provare sulla pelle il freddo russo, la scomodità dei vagoni letto e il disagio di condividere spazi così angusti con perfetti sconosciuti. Sta forse in questo il segreto di un film così ben riuscito.
Un film a cavallo di un’epoca

Il film è ambientato in un periodo storico che non viene mai espresso, ma che è facile intuire da dettagli grandi e piccoli, come la telecamera di Laura, il vestiario e la condizione di decadimento che sembra appiccicarsi a ogni elemento inquadrato in Scompartimento n°6. Il tutto filmato in 35mm.
Siamo negli anni Novanta, un decennio fondamentale per la storia russa. L’Unione Sovietica è crollata sotto le martellate dei berlinesi a quel muro che li divideva da oltre vent’anni. Il Paese sta cercando una sua identità e i giovani possono sperimentare un modo di vivere finora solamente sognato. Musica rock, vestiti occidentali, feste e libertà sessuale appaiono come spontanei durante il film, ma il cambiamento è lungo nel Paese più grande del mondo. Più ci si allontana da Mosca più i colori si fanno freddi e appare lo squallore di un periodo di transizione, dove trovare il proprio posto non è facile come per i borghesi della capitale.
Il treno di Scompartimento n°6 viaggia a cavallo di un’epoca e lo fa senza retorica e senza spiegoni, dipingendo uno sfondo accurato alla storia dei due ragazzi, senza che le figure principali vi si perdano dentro. La sceneggiatura è spontanea, con momenti di autentica ironia che alleggeriscono la tensione e colorano le tinte smorte delle periferie russe coperte di neve.
Non ci troviamo davanti al tanto temuto “film cecoslovacco coi sottotitoli in tedesco” di fantozziana memoria, ma a una pellicola che si muove con disinvoltura, che diverte e coinvolge, anche grazie all’ottima performance dei due attori, che sanno muoversi negli spazi angusti di un film intimo il vagone letto di un treno.
Scompartimento n°6: le sale dove vederlo
Attualmente il film è disponibile in sole 70 copie in un numero limitato di sale. Di seguito l’elenco italiano (la sigla +VOS indica che in quel cinema è disponibile anche la pellicola in versione originale sottotitolata).
CITTA’ | SALA |
Ancona | Azzurro + VOS |
Ascoli Piceno | Nuovo Piceno |
Fano | Cityplex Politeama |
Fermo | Sala degli Artisti |
Pesaro | Solaris |
Pescara | Massimo |
San Benedetto del Tronto | Concordia |
Senigallia | Gabbiano |
Bari | Splendor |
Foggia | Sala Farina |
Lecce | DB D’essai |
Bologna | Rialto |
Cesena | Eliseo |
Faenza | Sarti |
Ferrara | Sala Estense + VOS |
Forlì | Saffi |
Imola | Pedagna |
Lugo di Romagna | San Rocco |
Modena | Filmstudio |
Parma | The Space Campus |
Piacenza | Corso |
Ravenna | Jolly |
Reggio Emilia | Olimpia + VOS |
Rimini | Settebello |
Sant’Arcangelo di Romag. | Supercinema |
Palermo | Igiea Lido |
Reggio Calabria | Lumiere |
Firenze | Flora |
Livorno | Granguardia |
Pisa | Arsenale |
Prato | Terminale + VOS |
Seravezza | Scuderie |
Sesto Fior. | Grotta |
Genova | Ariston |
Milano | Anteo + VOS, Eliseo |
Bergamo | Conca verde |
Brescia | Moretto |
Cremona | Capitol Spaziocinema |
Lodi | Moderno |
Mantova | Mignon |
Monza | Capitol Spaziocinema |
Paderno Dugnano | Metropolis |
Pavia | Politeama |
Saronno | Prealpi |
Vimercate | The Space Cinemas |
Napoli | Filangieri |
Padova | Multi Astra |
Gorizia | Kinemax |
Limena | The Space Cinemas |
Marano Vicentino | Campana + VOS |
Mestre | Dante |
Pordenone | Zero |
Rovereto | Teatro Rosmini |
Schio | Pasubio |
Silea | The Space Cinemas |
Treviso | Edera |
Trieste | Ariston |
Udine | Visionario + VOS |
Verona | Pindemonte |
Vicenza | Odeon + VOS |
Roma | 4 Fontane, G. Cesare, Eurcine, Farnese, The Space Magliana |
Ostia | Cineland |
Perugia | Postmodernissimo + VOS |
Cagliari | Greenwich |
Torino | Romano |

