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Cinema

Scompartimento n°6, recensione del film che dopo Cannes punta all’Oscar4 minuti di lettura

Scompartimento n°6 è un film del regista finlandese Juho Kuosmanen, arrivato in sole 70 copie nei cinema italiani dal 2 dicembre. La pellicola è stata applaudita con entusiasmo a Cannes, vincendo il Grand Prix della Giuria. Ora il film tratto dal libro di Rosa Liksom punta all’Oscar come Miglior film straniero, accanto al nostrano È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.

Spesso questo genere di film viene snobbato dal pubblico italiano, terrorizzato dall’effetto “Corazzata Potëmkin” associato alle pellicole del Nord Europa. Si tratta di un preconcetto duro a morire, ma che Scompartimento n°6 combatte e distrugge, pur mantenendo un’aura di purissima identità locale.

Scompartimento n°6: un road movie artico

Laura (Seidi Haarla) in una scena del film. ®2021, Sami Kuokkanen Aamu Film Company

Il film ha una storia semplice, che fila dritta e rapida come il treno che le fa da sfondo. Laura (Seidi Haarla) è una giovane studentessa finlandese che si imbarca per un lunghissimo viaggio in treno da Mosca a Murmansk, a pochi passi dal Circolo Polare Artico. Nel suo stesso scompartimento viaggia Ljoha (Yuriy Borisov), un giovane minatore diretto come lei nella freddissima città nell’estremo ovest della Russia.

Negli spazi angusti del vagone i due avranno modo di scontrarsi e conoscersi, creando un rapporto che esula dal classico “nemici-amici” a cui le commedie americane ci hanno abituato. La differenza di estrazione sociale, cultura e origini crea ponti e distanze in modo assolutamente realistico e credibile, proiettando lo spettatore in una situazione così familiare da poterne avvertire le sensazioni fisiche. Più di una volta durante il film capiterà di provare sulla pelle il freddo russo, la scomodità dei vagoni letto e il disagio di condividere spazi così angusti con perfetti sconosciuti. Sta forse in questo il segreto di un film così ben riuscito.

Un film a cavallo di un’epoca

Laura ( Seidi Haarla) e Ljoha (Yuriy Borisov). ®2021, Sami Kuokkanen Aamu Film Company

Il film è ambientato in un periodo storico che non viene mai espresso, ma che è facile intuire da dettagli grandi e piccoli, come la telecamera di Laura, il vestiario e la condizione di decadimento che sembra appiccicarsi a ogni elemento inquadrato in Scompartimento n°6. Il tutto filmato in 35mm.

Siamo negli anni Novanta, un decennio fondamentale per la storia russa. L’Unione Sovietica è crollata sotto le martellate dei berlinesi a quel muro che li divideva da oltre vent’anni. Il Paese sta cercando una sua identità e i giovani possono sperimentare un modo di vivere finora solamente sognato. Musica rock, vestiti occidentali, feste e libertà sessuale appaiono come spontanei durante il film, ma il cambiamento è lungo nel Paese più grande del mondo. Più ci si allontana da Mosca più i colori si fanno freddi e appare lo squallore di un periodo di transizione, dove trovare il proprio posto non è facile come per i borghesi della capitale.

Il treno di Scompartimento n°6 viaggia a cavallo di un’epoca e lo fa senza retorica e senza spiegoni, dipingendo uno sfondo accurato alla storia dei due ragazzi, senza che le figure principali vi si perdano dentro. La sceneggiatura è spontanea, con momenti di autentica ironia che alleggeriscono la tensione e colorano le tinte smorte delle periferie russe coperte di neve.

Non ci troviamo davanti al tanto temuto “film cecoslovacco coi sottotitoli in tedesco” di fantozziana memoria, ma a una pellicola che si muove con disinvoltura, che diverte e coinvolge, anche grazie all’ottima performance dei due attori, che sanno muoversi negli spazi angusti di un film intimo il vagone letto di un treno.

Scompartimento n°6: le sale dove vederlo

Attualmente il film è disponibile in sole 70 copie in un numero limitato di sale. Di seguito l’elenco italiano (la sigla +VOS indica che in quel cinema è disponibile anche la pellicola in versione originale sottotitolata).

CITTA’SALA
AnconaAzzurro + VOS
Ascoli PicenoNuovo Piceno 
FanoCityplex Politeama
FermoSala degli Artisti 
PesaroSolaris 
PescaraMassimo 
San Benedetto del TrontoConcordia
SenigalliaGabbiano 
BariSplendor
FoggiaSala Farina 
LecceDB D’essai 
BolognaRialto 
CesenaEliseo
FaenzaSarti
FerraraSala Estense + VOS
ForlìSaffi
ImolaPedagna
Lugo di RomagnaSan Rocco 
ModenaFilmstudio
ParmaThe Space Campus
PiacenzaCorso 
RavennaJolly
Reggio EmiliaOlimpia + VOS
RiminiSettebello
Sant’Arcangelo di Romag.Supercinema 
PalermoIgiea Lido 
Reggio CalabriaLumiere
FirenzeFlora
LivornoGranguardia
PisaArsenale 
PratoTerminale + VOS
SeravezzaScuderie 
Sesto Fior.Grotta
GenovaAriston 
MilanoAnteo + VOS, Eliseo 
BergamoConca verde 
BresciaMoretto
CremonaCapitol Spaziocinema 
LodiModerno  
MantovaMignon 
MonzaCapitol Spaziocinema 
Paderno DugnanoMetropolis 
PaviaPoliteama
SaronnoPrealpi 
VimercateThe Space Cinemas
NapoliFilangieri 
PadovaMulti Astra
GoriziaKinemax
LimenaThe Space Cinemas
Marano VicentinoCampana + VOS
Mestre  Dante
PordenoneZero
RoveretoTeatro Rosmini
SchioPasubio
SileaThe Space Cinemas
TrevisoEdera
TriesteAriston
UdineVisionario  + VOS
VeronaPindemonte
VicenzaOdeon + VOS
Roma4 Fontane, G. Cesare, Eurcine, Farnese, The Space Magliana 
Ostia  Cineland
PerugiaPostmodernissimo + VOS
CagliariGreenwich
TorinoRomano  

Laureata in Arti, Patrimoni e Mercati nel 2019, scrive di arte, cinema e lifestyle da diversi anni per diverse testate online, tra cui Milano Weekend, Artslife e Trend Online. Nel 2021 fonda Art Shapes per dare voce a chiunque voglia esplorare tutte le forme dell'arte