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Cinema

The Son, i tormenti giovanili nel nuovo dramma familiare di Florian Zeller3 minuti di lettura

Florian Zeller continua il suo viaggio cinematografico nei meandri della psicologia familiare. The Son (Le fils) è il secondo capitolo della trilogia teatrale dello stesso regista francese. Dopo l’ottimo successo di pubblico e critica per la sua opera prima The Father (oscar per la miglior sceneggiatura non originale nel 2021) con un Anthony Hopkins monumentale, Zeller porta sul grande schermo la seconda parte del suo dramma familiare.

Peter Miller (Hugh Jackman) è un avvocato di successo a New York. La carriera va a gonfie vele ed è pronto a entrare nello staff di un senatore che corre per le primarie. Anche la vita familiare gli sorride: dopo il divorzio da sua moglie Kate (Laura Dern), da cui ha avuto un figlio, il diciassettenne Nicholas (Zen McGrath), si è rifatto una vita con Beth (Vanessa Kirby) da cui ha avuto un neonato di poche settimane.

Una vita appagante per Peter, fino a quando…

Anthony Hopkins (il padre di Peter)

Sembra tutto procedere per il meglio, quando un giorno scopre che Nicholas non va a scuola da un mese. Cercando di capire il perchè di tale gesto Peter si confronterà con una situazione travagliata, molto difficile da affrontare. Il mal di vivere di un ragazzo adolescente si scontra così con la vita frenetica e fredda di un padre di successo.

Peter comincia a rivivere il rapporto tormentato che ha avuto da giovanissimo con suo padre (Anthony Hopkins), un importante uomo d’affari anaffettivo e distante. Come conciliare la carriera con la famiglia? Come far fronte ai dolori di un figlio adolescente con un lavoro frenetico e una nuova famiglia che crede in te?

Un racconto asciutto ed efficace

Dopo aver affrontato il tema della demenza senile con lo splendido The Father, in The Son Zeller esplora le pieghe del disagio giovanile. I tormenti inesplicati di un adolescente e quelli di un padre che non vuole essere come il suo “vecchio”. Una New York grigia e assente fa da sfondo alla vicenda, una megalopoli dalle grandi opportunità ma che può anche opprimere.

L’occhio di Zeller racconta la storia in modo distaccato ma allo stesso tempo profondo, descrivendo le vicissitudini di casa Miller in maniera asciutta ed efficace. Ciò che colpisce nella scrittura è la misura di tutta la vicenda, senza ricorrere a facili pietismi.

Da sottolineare le ottime interpretazioni dei protagonisti. Hugh Jackman, Anthony Hopkins e Laura Dern bravissimi, così come Vanessa Kirby, nel ruolo non facile di chi è il presente di Peter e imporvvisamente si scontra con un passato che può stravolgerla. Ma a impressionare più di tutti è la prova dell’esordiente Zen MacGrath. Le sue ansie, paure e angosce sembrano straordinariamente e dolorosamente vere. Un immedesimazione da applausi.

Presentato alla 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, The Son è stato uno dei film più applauditi dalla critica. In conferenza stampa Zeller ha dichiarato: “Spero che questo film dia uno spunto per una riflessione seria sule malattie mentali. Spesso diamo la colpa a qualcuno ma questi disturbi sono difficili da spiegare“.

Il film è distribuito da 01 distribution e sarà nelle sale italiane dal 9 febbraio.