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Peggy Guggenheim
Arte

Peggy Guggenheim e la sua collezione. Una vita donata all’arte5 minuti di lettura

Si è soliti pensare che i grandi personaggi della storia dell’arte siano quelli in grado di lasciare un segno con le loro opere. Ma nella storia dell’arte molto spesso possiamo trovare personaggi ugualmente fondamentali senza che questi abbiano prodotto opere o fondato un movimenti. In questo caso stiamo parlando di una donna che ha fatto del collezionismo la sua vita e il suo strumento per lasciare il segno nell’arte. 

Peggy Guggenheim è stata infatti una delle più grandi collezioniste d’arte di sempre. Dalla sua passione per l’acquisto di opere è nata la famosa Peggy Guggenheim Collection composta da centinaia di opere dal valore indiscutibile. La collezionista americana è sicuramente l’esempio di una persona che ha fatto dell’arte la sua vita.

Ha infatti comprato, collezionato, esposto quadri e artisti come nessun’altra e mettendo sempre a disposizione di tutti il frutto del suo lavoro. Ha sostenuto artisti ancor prima che diventassero conosciuti portando le loro opere in giro per il mondo permettendo a tutti di condividere e provare ciò che lei aveva visto e provato di fronte a quelle tele.

Le prime mostre

La vita di Peggy fu quasi una vita nomade. Un percorso fatto di viaggi e tappe per il mondo e in particolare in Europa dove visse a lungo acquistando opere e costruendo la sua collezione. La prima tappa della sua vita europea è Parigi, dove si reca insieme al primo marito e dove conosce artisti e personalità di spicco del mondo dell’arte come, ad esempio, Marcel Duchamp e Costantin Brancusi dei quali rimase amica e promotrice per tutta la vita. Ma la passione per l’arte di Peggy non voleva e non poteva esaurirsi alla semplice amicizia con gli artisti, necessitava infatti di qualcosa di più concreto. 

Per questo motivo, nel 1938, apre a Londra la sua prima galleria d’arte dando nello stesso momento il via alla sua collezione. La sua raccolta si creò quasi in automatico poiché Peggy era solita acquistare almeno un’opera tra quelle esposte nelle esibizioni che ospitava. La galleria acquisì in breve tempo una certa notorietà e dopo la prima esibizione dedicata ai disegni del poeta Jean Cocteau la galleria ospitò mostre di Kandinsky, Tanguy e di molti altri artisti noti e meno noti. Molto spesso Peggy ebbe la capacità di promuovere e far esibire artisti che sarebbero poi diventati conosciuti in tutto il mondo. 

L’inizio della collezione

Da questo momento in poi l’arte moderna diventa il principale interesse artistico di Peggy, difatti la prima opera che decide di acquistare fu Testa e conchiglia di Jean Arp. Nasce inoltre in lei il desiderio di aprire un vero e proprio museo di arte moderna, sempre a Londra, ma il progetto verrà poi abbandonato per via degli alti costi del progetto e per lo scoppio della Seconda Guerra mondiale. 

Testa a conchiglia Jean Harp
Testa e conchiglia. Jean Harp. Collezione Peggy Guggenheim Venezia.

Ma proprio questi eventi spinsero Peggy ad acquistare tutte le opere che voleva inizialmente esporre nel suo museo, trasformando il fallimento del progetto in quella che diventerà la sua collezione personale.  Alla fine degli acquisti Peggy si ritrovò con una raccolta a dir poco impressionante. La collezione, infatti, conteneva quadri di artisti del calibro di Picasso, Chagall, Magritte, Ernst e molti altri. 

Il mio motto era “Comperare un quadro al giorno” e l’ho eseguito alla lettera

Peggy Guggenheim. Una vita per l’arte. Rizzoli

La guerra costrinse Peggy a lasciare la Francia e tornare negli Stati Uniti, a New York, dove apre un’altra galleria-museo, Art of this century. La galleria espone arte cubista, surrealista e astratta ponendosi subito come una delle gallerie più interessanti e innovative della città. Nella galleria Peggy organizza la prima mostra personale di Jackson Pollock, artista che sarà sempre supportato e pubblicizzato dalla collezionista. In questo modo Peggy contribuirà allo sviluppo del movimento dell’espressionismo astratto americano

Peggy Guggenheim Jackson Pollock
Peggy Guggenheim e Jackson Pollock

La Peggy Guggenheim Collection a Venezia

Palazzo Venier dei Leoni
Palazzo Venier dei Leoni. Venezia

Ma è tornando in Europa, e precisamente a Venezia che tutto il lavoro di Peggy Guggenheim trova il suo punto di arrivo. Dapprima esponendo la sua collezione in uno dei padiglioni della Biennale permettendo al pubblico europeo la possibilità di ammirare opere americane, come quelle di Pollock e Rothko, per la prima volta. Ancora una volta Peggy riesce a dare un solido contributo alla diffusione di artisti e le loro opere prima di altri. Dopo l’esposizione alla Biennale Peggy acquista e rinnova, sempre a Venezia, il Palazzo Venier dei Leoni, dove vivrà per oltre trent’anni e che trasformerà in un museo aperto al pubblico.

Il Palazzo è tutt’oggi visitabile ed è sede della Peggy Guggenheim Collection, composta dai quadri e dalle opere acquistate negli anni dalla collezionista. I nomi presenti all’interno della collezione sono tanti e diversi sottolineando ancora una volta come Peggy Guggenheim abbia davvero cercato di comprare un quadro al giorno. Ammirando la collezione si possono trovare opere che vanno dal Cubismo all’Espressionismo americano, passando per opere fondamentali del futurismo e della pittura metafisica dimostrando la ricchezza di gusto della collezione e la sua passione per l’arte contemporanea. 

Mi chiamo Marco Celi, laureato in Scienze filosofiche presso l’Università degli studi di Milano ho da sempre avuto un forte interesse per l’arte e i musei in tutte le loro forme.