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Arte

Peace of Art, il mondo dell’arte si mobilita per l’Ucraina con un’asta benefica3 minuti di lettura

A tutti i giornali italiani (e non) da alcuni giorni molti uffici stampa stanno inviando un comunicato stampa. E che ci sarebbe di strano? Si tratta dello stesso comunicato, urlato in coro da tutta la comunicazione della cultura, come una sola voce per chiedere di divulgare un’importante iniziativa a favore della popolazione ucraina in guerra.

Peace of Art: l’arte contro la guerra

L’opera di ®goldschmied & chiari

Mentre prosegue il conflitto in Ucraina, la pagina Instagram @putinpeace continua a raccogliere opere d’arte e generosità da tutto il mondo come un urlo contro l’invasione russa. Fino al 10 aprile 2022 i fondatori della pagina lanciano il progetto PEACE OF ARTunasta benefica online in collaborazione con Catawiki, a favore di Fondazione Cesvi, organizzazione umanitaria impegnata nell’assistenza ai rifugiati nelle zone di confine.

Dallo scorso 25 febbraio, allo scoppio del conflitto, in molti hanno aderito a @putinpeace tra artisti visivi e video, fotografi, art director, un urlo compatto da nazioni diverse con un’unica avvertenza, ben riportata nella bio della pagina: “The gallery will close when the war is over”.

Cos’è Put In Peace?

I tre fondatori (Fabrizio Spucches – Catania 1987, Andreana Ferri – Livorno 1992, Umberto Cofini – Padova 1993), hanno sin da subito affiancato il progetto social con azioni concrete: Spucches ha  intrapreso un viaggio di oltre due settimane nelle zone di guerra, incontrando persone, rifugiati, associazioni umanitarie, volontari, raccogliendo testimonianze nei centri di accoglienza e sui mezzi in fuga, dando il benvenuto in UE, offrendo ogni aiuto e sostegno laddove possibile.

Con il materiale raccolto ha condiviso tramite la pagina @putinpeace un racconto day by day permettendo ai cittadini ucraini di non sentirsi soli e, a noi, di partecipare al dramma che si sta consumando attraverso gli occhi delle molte persone ritratte. Lo stesso per Umberto Cofini, che ha intrapreso il viaggio con Francesco Perruccio.

Gli artisti che partecipano a Peace of Art

Per partecipare all’asta basta visitare la pagina Catawiki dedicata e fare la propria offerta. Tra gli autori che hanno aderito al progetto, per ora, ma lista è in continuo e generoso aggiornamento, e che doneranno le opere in asta: Pavlo Makov (l’artista ucraino che rappresenterà il Padiglione nazionale alla Biennale di Venezia) con Sergiy Zhadan, Oliviero Toscani, Jean-Charles De Castelbajac, TvBoyGoldschmied & Chiari, Giorgio Galimberti, Lady Tarin, Orticanoodles, Giuseppe Veneziano, Ludovica BastianiniMerle Goll.

L’opera donata da TvBoy per l’asta Peace of Art

L’intero ricavato dell’asta PEACE OF ART verrà devoluto a favore di Fondazione Cesvi, presente in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet per supportare i rifugiati attraverso l’accoglienza alle frontiere, offrendo spazi sicuri in cui garantire protezione, servizi essenziali, assistenza legale, riposo e gioco, soprattutto per mamme, bambini, anziani e persone con disabilità. Inoltre, in collaborazione con i partner europei di Alliance2015 continua a essere presente in Ucraina per assistere gli sfollati garantendo aiuti umanitari e kit medici.

Laureato in Relazioni Internazionali, scrive da alcuni anni per testate specializzate in Cinema, Arte e Musica. Nel 2021 fonda Art Shapes, per dare voce a chiunque avesse voglia di raccontare la vita a modo suo.