
Oskar Kokoschka. Amore e passione ne La sposa del vento3 minuti di lettura
L’espressionismo sappiamo bene essere una corrente artistica dedita alla rappresentazione delle emozioni più profonde e forti dell’animo umano. Saper rappresentare in maniera convincente ed immersiva l’aspetto sensibile della vita è sicuramente complicato ma nel momento in cui l’alchimia riesce ecco che ci troviamo di fronte ad opere che lasciano sicuramente il segno. È sicuramente il caso di Oskar Kokoschka, uno dei principali esponenti dell’espressionismo e che ebbe grande influenza su quello che sarà l’espressionismo viennese. La rappresentazione dell’amore travagliato nella Sposa del vento sarà la perfetta sintesi dell’espressionismo dell’artista austriaco.
Lo stile selvaggio e sentimentale di Oskar Kokoschka
Come nelle più classiche storie di artisti Oskar Kokoschka rifiuta la strada accademica tracciata dal padre e si dedica anima e corpo alla pittura. Il talento artistico del giovane austriaco emerge fin da subito e lo porta ben presto a frequentare i membri della secessione viennese. È proprio uno dei grandi esponenti del movimento a dargli visibilità, Gustav Klimt. Il celebre pittore, infatti, fu maestro e ispirazione per il giovane Kokoschka.
Le prime critiche pubbliche che riguardarono il pittore lo definiscono come incredibilmente selvaggio per via della sua esplicita manifestazione dei sentimenti. Le sue opere, sia pittoriche che teatrali, fuggono da qualsiasi filtro o velo che possa nascondere le tribolazioni dell’animo umano. Non c’era ideale di bellezza nei suoi lavori, o almeno nessuno di quelli che erano considerati tali al tempo. Trasferitosi a Berlino ed entrato a far parte della medesima secessione, Kokoschka evolve la sua pittura in maniera ancor più profonda. L’attenzione verso la psiche dei personaggi, e molto probabilmente anche la sua, diventa l’elemento cardine dei lavori di quel periodo.
La sposa del vento

Questa svolta consegna definitivamente Kokoschka tra i membri dell’espressionismo. In realtà, fu proprio con La sposa del vento o Tempesta che il pittore abbraccia completamente questo genere di pittura. Anche l’uso del colore, sia dal punto di vista cromatico che fisico, cambia. Le pennellate si caricano di impasto rendendo la tela una specie di rilievo sottile. Tornato a Vienna Kokoschka conosce Alma Mahler, vedova del celebre compositore Gustav Mahler, e se ne innamora. L’amore che scaturisce da questa relazione porta il pittore alla stesura di numerosi ritratti, dipinti e disegni raffiguranti la donna. La sposa del vento è uno di questi lavori. Dipinto come rappresentazione dell’amore passionale e complicato tra i due.
Il quadro mostra i due abbracciati e trasportati sui resti di una nave alla deriva nell’oceano a rappresentare un amore che era destinato ad essere difficile e combattivo. Uno scontro che viene sottolineato dai diversi atteggiamenti dei due protagonisti. Alma si trova, infatti, addormentata sul petto del pittore, in pace, mentre quest’ultimo con gli occhi spalancati a guardare questo oceano infinito e profondo, incapace di trovare la pace. Kokoschka evita il riposo rimanendo in una veglia che di fatto lo danneggia. Il dipinto, tipicamente espressionista, mostra quindi come una libera e sfrenata passione possa andare avanti fina alla distruzione degli stessi protagonisti.

La fine dell’amore e la distruzione di se
Questo rimanere bruciati dalla passione è riscontrabile non solo nell’arte del pittore austriaco ma anche nella sua vita. La separazione da Alma Mahler colpisce duramente il pittore austriaco che poco dopo la rottura decide di arruolarsi per la Prima guerra mondiale. Probabilmente cercando quell’autodistruzione che colpisce chi ama troppo intensamente e che gli occhi spalancati del giovane nel quadro ben sottolineano.

