
La mostra Disney al Mudec di Milano: svelati i segreti dei grandi classici4 minuti di lettura
“L’arte di raccontare storie senza tempo”, così recita la mostra della Disney al Mudec di Milano dal 2 settembre al 13 febbraio 2022, e non c’è niente di più vero. Essere adulti o piccini non è un problema per la multinazionale statunitense. Le loro storie sono così perfette che chiunque pigi il tasto play si ritrova immediatamente al ballo con le scarpette di cristallo, all’Isola che non c’è con le sirene o inghiottito da una grossa balena.

C’è solo un’unica differenza tra l’adulto e il bambino: ci si focalizza su particolari diversi. Il bambino esplora e instaura con i suoi personaggi un rapporto di fiducia, ci crede. L’adulto indaga, vuole scoprire come si è arrivati a una storia di quel tipo. Chi può averla pensata, scritta e poi disegnata, quale team di geni si nasconde dietro a una singola storia? Questo è lo scopo della mostra, raccontare come nasce una storia a partire dal suo concept fino al prodotto finale.
Grandi e piccoli vengono trasportati in un mondo magico che racconta i segreti del dietro le quinte di tutti i capolavori Disney.
Come è organizzata la mostra?
Direttamente dalla California, l’esposizione racconta le celebri storie Disney attraverso una preziosissima collezione di bozze, scene, sequenze e disegni tutti originali, firmati dai più grandi disegnatori, tra cui Ken Anderson, Gerlad Scarfe, Marc Davis e molti altri.
Si ripercorrono ottant’anni della storia Disney, passando da I Tre Porcelli (1933) fino a Frozen II (2019), senza però seguire un ordine strettamente cronologico. Le storie vengono raggruppate per categorie, miti, leggende medievali, folklore, favole e fiabe, dedicando qualche pannello a una breve spiegazione sul tipo di genere proposto. In maniera molto semplice anche i bambini intuiscono la differenza tra un racconto e l’altro, per poi tuffarsi nella storia insieme ai loro personaggi preferiti.

Nella prima sala si troveranno quindi tutte le storie provenienti da i miti greci, tra cui Hercules e Re Mida; poi ci si sposta verso le leggende come Robin Hood e La spada nella roccia, fino alle favole con Biancaneve, La Bella Addormentata e così via.

Seguendo il percorso, il visitatore scopre come Walt Disney per primo e tutti gli altri dopo di lui, siano riusciti e riescano tuttora a cogliere la vera natura di questi antichi racconti. Li prendono così come sono e gli donano una nuova vita, comprensibile a tutti, universale.

Lo scopo di questi materiali è raccontare il magnifico gioco di squadra tra sceneggiatori, registi, disegnatori, il processo creativo e le sue fasi. Si vedranno bozze, scene tagliate o riscritte, personaggi che cambiano volto o fattezze, man mano che il progetto prende forma.
Ogni sala dedica un’attività interattiva ai più piccoli in cui provano a cimentarsi per creare una storia unica come quelle Disney. Uno dei giochi migliori è la ruota della fortuna per costruire una trama avvincente, bisogna girare per ben sei volta la ruota, associare immagini che usciranno ad eventi o altri personaggi per raccogliere sempre più elementi.
Qualcosa di unico mai visto prima
La mostra delle Disney non solo raccoglie disegni e bozzetti, ma espone anche alcuni oggetti o statuette mai viste prima, come la dimenticata marionetta di Pinocchio, ritrovata in un armadio nei sotterranei dell’azienda a Burbank nel 2003 dopo sessant’anni. L’ultima volta che ha visto la luce infatti il mondo soffriva la Seconda Guerra Mondiale, nel 1940.
Che siate esperti in materia, collezionisti, adulti o bambini, poco importa, con la mostra Disney ogni lampadina si accende e comincia la magia.

