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Arte

Novara racconta la Milano dell’Ottocento con una mostra al Castello Visconteo4 minuti di lettura

Milano da romantica a scapigliata è il titolo della nuova mostra ospitata negli spazi del Castello Visconteo di Novara e promossa da METS – Percorsi d’arte. Dal 22 ottobre 2022 al 12 marzo 2023 oltre settanta capolavori raccontano Milano sul finire del XIX secolo, negli anni più turbolenti della storia cittadina. Si racconta la dominazione prima francese e poi austriaca, le Cinque Giornate e le guerre d’indipendenza che portarono alla liberazione della città nel 1859.

Il percorso della mostra, dal Romanticismo di Hayez a Tranquillo Cremona

La mostra si articola in otto sezioni tematiche e cronologiche. Si parte dal capolavoro di Francesco Hayez Imelda de Lambertazzi, opera fortemente ancorata a quel Romanticismo che si traduceva nel recupero di grandi storie della narrativa popolare, ambientate soprattutto in ambito medioevale. Le tragiche storie d’amore, gelosie e tradimenti dell’Italia feudale si sovrapponevano ai venti risorgimentali che animavano il mondo dell’arte e della letteratura ottocentesca.

Francesco Hayez, Imelda de Lambertazzi, 1853, olio su tela, Collezione privata

Proseguendo tra le sale si incontrano opere di artisti che hanno saputo raccontare l’evoluzione urbanistica e sociale di Milano, con dipinti in cui lo spettatore si immerge completamente, alla ricerca di luoghi familiari e dettagli curiosi su dei reali spaccati di vita del capoluogo lombardo al tramonto del XIX secolo. Nelle opere di Angelo Inganni, Giuseppe Elena, Luigi Bisi e Giuseppe Canella vediamo il Duomo, Piazza Vetra e i Navigli nel periodo in cui Milano iniziava la sua trasformazione in metropoli europea, modificando per sempre il suo aspetto, ancora legato alla struttura urbana medioevale, con strette viuzze che si spalancavano su corti e piazzette.

La storia di Milano e dei milanesi

All’interno della mostra Milano da romantica a scapigliata a fare da protagonista non è solo la città in quanto agglomerato di edifici e luoghi pubblici, ma anche e soprattutto la sua gente, dagli ultimi degli ultimi alla nobiltà lombarda, generosa committente di ritratti e opere decorative per le proprie dimore brianzole.

Gerolamo Induno, La fidanzata del garibaldino, 1871, olio su tela, Collezione privata

Accanto a figure di primo piano come Alessandro Manzoni, presente in uno splendido ritratto giovanile a opera di Molteni, il conte Carlo Alfonso Schiaffinati e l’affascinante maternità laica di Hayez con protagonisti la contessa Teresa Zumali Marsili e il figlio Giuseppe, troviamo anche mendicanti, giovani fanciulle, contadini e bambini del popolo. Nonostante la patina di retorica romantica, in questi dipinti troviamo la ricetta della forte disparità sociale che si respirava nell’Italia risorgimentale.

I tempi turbolenti fecero sì che queste due anime di Milano si unissero contro il comune nemico austriaco nell’impresa delle Cinque Giornate, qui raccontate nei dipinti di straordinaria sensibilità di Carlo Bossoli Carlo Canella e Baldassarre Verazzi, che nelle loro opere celebrarono la ribellione dei milanesi e la breve liberazione della città, vista e vissuta in prima persona.

Tranquillo Cremona e la Scapigliatura: nuove forme di ribellione

La seconda metà dell’Ottocento porta con sé non solo grandi cambiamenti politici, ma anche un rinnovamento nei temi e nelle forme dell’arte pittorica. I contorni si sfumano, i soggetti si alleggeriscono e gli artisti si pongono in aperta rottura con l’accademismo dei predecessori. Artisti come Mosè Bianchi, Filippo Carcano e Vespasiano Bignami aprono la strada a nuove sperimentazioni, che condurranno verso il movimento della Scapigliatura.

Tranquillo Cremona, In ascolto, 1874-1878 ca., olio su tela, Collezione privata

Le ultime sale del percorso espositivo si concentrano su una delle figure fondamentali dell’arte lombarda sul finire del XIX secolo: Tranquillo Cremona. Qui trovano spazio alcuni dei brani più interessanti del pittore, che mostrano la sua crescita artistica attraverso opere come Amaro Calice (1865) e soprattutto con le due opere Melodia e In ascolto, realizzate tra il 1874 e il 1878 per la sala da lettura dell’industriale Andrea Ponti. Si tratta degli ultimi dipinti dell’artista, che non vennero mai collocati nella sede designata e rimasti separati fino al 2018. La mostra è quindi una delle rarissime occasioni per vedere le due opere unite come erano state pensate.

Milano da romantica a scapigliata si propone come un vero e proprio viaggio nel tempo, un’affascinante lezione sulla storia recente di una delle città più importanti d’Italia e vero crocevia delle grandi sperimentazioni artistiche degli ultimi due secoli.

Milano da romantica a scapigliata: info per la visita

Milano da romantica a scapigliata, Castello Visconteo Sforzesco di Novara (piazza Martiri della Libertà 3, Novara)

Dal 22 ottobre 2022 al 12 marzo 2023

Orari:

  • Dal martedì alla domenica: 10-19. La biglietteria chiude alle 18
  • Chiuso il lunedì

Biglietti:

  • Intero: 14 €
  • Ridotto (under 26, over 65 e convenzionati)
  • Ridotto ragazzi: 6 € (dai 6 ai 19 anni)
  • Gratuito: minori di 6 anni, disabili e convenzionati

Info e prenotazioni sul sito www.metsarte.it  

Laureata in Arti, Patrimoni e Mercati nel 2019, scrive di arte, cinema e lifestyle da diversi anni per diverse testate online, tra cui Milano Weekend, Artslife e Trend Online. Nel 2021 fonda Art Shapes per dare voce a chiunque voglia esplorare tutte le forme dell'arte