
Simone Negri, Assonanze cromatiche – ceramiche in dialogo con paraventi giapponesi6 minuti di lettura
Galleria Nobili – Paraventi giapponesi di Milano ospita la mostra Assonanze cromatiche, in cui le ceramiche di Simone Negri intrattengono un dialogo con gli antichi paraventi giapponesi esposti nella galleria. Fino al 2 ottobre i visitatori potranno ammirare gli ultimi lavori dell’artista, per la prima volta caratterizzati da pigmenti di colore blu.
Simone Negri e la tradizione della ceramica
Nato a Milano nel 1970, Simone Negri si avvicina fin da subito alla ceramica come mezzo espressivo artistico. Nel tempo l’artista ha sviluppato un personale percorso di ricerca, indagando in particolare la tecnica della monocotture ad alte temperature.
Scegliendo la ceramica come mezzo espressivo, Negri si ricollega a una tradizione antichissima, o meglio diverse tradizioni dal momento che questo materiale veniva usato fin dall’antichità in diverse parti del mondo.
La lavorazione della ceramica, infatti, è una delle prime tecniche imparate dai nostri antenati e perciò si pone come radice stessa della cultura. L’atto tecnico e creativo diventa segno dell’emancipazione dell’uomo da uno stato completamente naturale. Allo stesso tempo, le varie tecniche di lavorazione ed esiti finali hanno creato tradizioni in cui ci si poteva riconoscere e diversi gruppi umani a cui si poteva appartenere. In questo senso la ceramica è stata anche radice della socialità e della creazione di identità collettiva.

Un dialogo tra forma e colore
La produzione artistica di Simone Negri è caratterizzata da un tentativo di sintesi tra forma e colore delle opere, in apparente antitesi tra di loro, non tanto come elementi in sé quanto nel modo in cui vengono trattati.
Le forme dei suoi lavori sono semplici, essenziali, scarne e prive di decorazioni. I colori appartengono a tonalità cromatiche limitate: bianco, rosso, nero e blu.
Tuttavia, se da un punto di vista formale l’artista ricerca perfezione e purezza, per quanto riguarda il colore l’esito finale è sottoposto all’imprevedibilità insita nel metodo di colorazione.
La stesura dei pigmenti colorati, infatti, introduce un elemento di casualità e imponderabilità in un’opera il cui esito finale sarebbe stato, altrimenti, assolutamente controllato e razionale.
La reazione degli ossidi in fase di essiccazione e cottura nel forno non è controllabile e il risultato non è mai completamente prevedibile.
“Terminata la costruzione della forma, l’Accadimento può verificarsi grazie all’umidità residua presente nell’argilla in combinazione col trasferimento di pigmenti di polvere. L’azione indotta sulla superficie, mantenuta e calibrata per un periodo prolungato, permette alle singole particelle di colore di ancorarsi e creare sedimenti, depositi precari generati dal caso, testimoni di un tempo trascorso in cui si manifestano quelle variabili che acquistano una fissità indelebile grazie al processo di cottura”
Simone Negri
Questo processo risulta prolungato e necessita pazienza, riposo e attesa. Le opere di Negri, allora, innescano anche una riflessione sul tempo e sul suo scorrere. Le forme simmetriche e perfette suggeriscono un’idea di stabilità e fissità. Il colore, invece, introduce l’idea di trasformazione e temporalità.

Accadimenti
In questo modo si sviluppa una sorta di collaborazione tra artista e opera. Quest’ultima acquisisce quasi una vita a sé stante, non è mera materia che viene manipolate e formata. Al contrario, essa dà un suo contributo che, in ultima analisi, risulta fondamentale per il risultato finale.
È una pratica creativa aperta, nulla è certo, tutto può accadere e l’esito artistico non può mai essere completamente predefinito.
Vi è un approccio differente con la materia: si instaura un dialogo tra progettazione razionale e fattori accidentale di ciò che accade nel forno.
Tutto questo emerge anche nei titoli scelti per le varie opere: Accadimento, seguito via via da un numero diverso per ogni esemplare.
Nel senso comune, accadimento è qualcosa che si verifica in modo improvviso e casuale, chiaro rimando al metodo di creazione delle opere. Nel linguaggio filosofico, invece, il termine indica un fatto o evento che comprende e supera le azioni dei singoli individui.
In questa accezione il titolo si ricollega al rapporto tra artista e opera, di cui abbiamo parlato sopra, e apre a una riflessione più ampia. Fino a che punto l’artista crea la propria opera? L’arte è in qualche modo e in certa misura indipendente dal suo creatore?
Assonanze cromatiche
La mostra Assonanze cromatiche, presso Galleria Nobili, propone un focus sulle ultime opere realizzate da Simone Negri. Come in passato, i lavori si concentrano su una ricerca di sintesi tra colore e forma, ma, per la prima volta, l’artista utilizza colori della gamma del blu.

Il ricorso all’ossido di cobalto si inserisce in un percorso più ampio, meditato e profondo, di omaggio alla tradizione artistica e artigianale ceramica, quella cinese in primis, anche grazie al rimando quasi immediato ai preziosi vasi con decorazioni blu.
Il percorso espositivo è pensato per mettere in dialogo le ceramiche contemporanee con gli antichi paraventi giapponesi presenti nella galleria.
Le gradazioni di blu creano assonanze e un rapporto con alcuni paraventi in cui sono presenti elementi di una tonalità molto simile.
In particolare, un paravento a sei ante grandi in foglia d’ora di epoca Edo. Gashu, l’autore, appartenente alla scuola Kanō, raffigura pini in riva al mare, utilizzando inchiostro e pigmenti sia minerali che vegetali.

Sempre della scuola Kanō, è un paravento a sei ante in cui troviamo ancora un corso d’acqua di un blu profondo, fiori autunnali e una staccionata rossa.
Un ulteriore assonanza con le ceramiche di Negri è data dalla presenza di pini che, nella tradizione poetica giapponese, sono simboli di longevità. Gli alberi, in questo loro simbolismo, rimandano alla riflessione sullo scorrere del tempo, parte essenziale della ricerca dell’artista.

Attualmente, Simone Negri partecipa anche a Fittile. La mostra, curata da Ugo La Pietra negli spazi della Triennale di Milano, vuole offrire una panoramica sulla produzione della ceramica artistico- artigianale contemporanea.

