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Musica

Miles Davis: avrebbe 96 anni il genio della tromba jazz4 minuti di lettura

È il 26 Maggio 1926, Alton Illinois, una città fluviale nella zona del fiume Mississippi. È nato un ragazzo di colore, uno dei migliaia che fra poco si sposterà con la famiglia verso Nord, perché li le cose sembrano andare meglio, è nato Miles Davis.

Miles Davis: l’amore per la tromba e per il jazz

Arrivano a St. Louis, la famiglia è fra le più ricche e potenti dell’iIllinois, ma il razzismo è ancora dilagante, e questo non lo salverà della segregazione razziale. A 13 anni gli viene regalata la prima tromba, e ben presto comincia a suonare con le orchestre jazz, formate da lavoratori che cercano di arrotondare con la musica, mentre per Miles, è il resto della vita che fa da eco alla sua musica. La svolta con la band di Billy Eckstine, a soli 18 anni l’avanguardia del jazz si incontra da vicino all’interno della stessa orchestra: Miles Davis, Charlie Parker e Dizzy Gillespie.

Si iscrive alla Juilliard, ancora oggi la più grande scuola di musica al mondo, la madre voleva che fosse un musicista diplomato. Ma la sera si suonava davvero, sulla 52esima strada sgorgava il jazz dai locali, e il mondo per chi viveva di musica, aveva l’odore della strada e non della carta stampata. Alla fine degli 40’ si avvicina ai fratelli Evans e sviluppa un nuovo colore nella tavolozza del jazz, che unisca la musica classica e il suono sporco dei locali newyorkesi. Nel frattempo, la guerra è finita e l’Europa chiama a gran voce la civiltà perduta. Quale miglior posto per far sentire qualcosa che ancora non esiste? Vola a Parigi, dove conosce Picasso e Sartre, viene finalmente trattato alla pari dai grandi artisti, ma soprattutto viene visto come un uomo e non come un nero.

Gli Stati Uniti non sono ancora pronti

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Miles Davis e la sua iconica tromba blu negli anni Settanta

Il rientro in America è una delusione, un paese ancora retrogrado per poter capire un certo tipo di persona, di un certo tipo di colore. Miles cade nell’abuso di droghe, ma il padre lo viene letteralmente a prendere per un orecchio durante una serata, e lo riporta alla fattoria dove è cresciuto per disintossicarsi. Dopo un brutto periodo a combattere con l’astinenza, risale la china e vola al festival jazz di Newport per conquistare la migliore etichetta discografica dell’epoca, la Columbia Records. Qui cambia la storia del jazz, e della musica. Permette al be-bop di arrivare alle orecchie di pochi, ma al cuore di tutti, riesce ad essere romantico senza essere sentimentale, una musica per fare l’amore e dimenticare la guerra.

La Columbia apre le braccia e aspetta di vedere cosa Miles gli metterà in grembo. Nella sua nuova band, un nome da nulla come John Coltrane, la promessa di restare sobrio, la tavola è apparecchiata per il successo. Pubblica un disco dopo l’altro, con il Miles Davis Quintet, forse i più grandi successi della sua carriera.

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Un giovane Miles Davis alle prese con la sua tromba

Torna a Parigi e gli viene chiesto di creare una colonna sonora per il film Ascenseur pour l’Échafaud, suona letteralmente mentre sta guardando le scene per la prima volta, e semplicemente le accompagna con ciò che prova. Nel frattempo lo registrano, e quella diventerà la colonna sonora del film. E poi, Kind of Blue. Tornato in America crea il suo più grande successo, crea un modo diverso di approcciare la musica e di interpretare quei suoni, dando spazio ad un giovane e maestoso John Coltrane, il jazz che chiama a se chi non lo conosce dicendo: adesso fermati e ascolta.

Non basterebbe un libro per raccontare la vita di Miles Davis, anni di successi, alternati a grandi problemi di droga, i ritorni in scena e le ricadute, fino alla sua scomparsa nel 1991. Miles Davis è ancora oggi considerato un genio, il precursore di un nuovo modo di suonare, con la dote di favorire ciò che non si percepisce a discapito delle semplici note.

La vera musica è il silenzio, tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio

Miles Davis

Laureato in Relazioni Internazionali, scrive da alcuni anni per testate specializzate in Cinema, Arte e Musica. Nel 2021 fonda Art Shapes, per dare voce a chiunque avesse voglia di raccontare la vita a modo suo.