
Milano Film Festival 2021, “Back to reality”: torna il festival del cinema indipendente8 minuti di lettura
Milano Film Festival torna per una nuova edizione dal titolo molto emblematico: “Back to reality!”, un grido di battaglia e di gioia, per un’edizione organizzata con lo spettro delle chiusure e la paura di dover annullare tutto. Di nuovo.
Così non sarà perché dall’8 al 10 ottobre a Milano il grande cinema sarà definitivamente di casa, con proiezioni, eventi e premiazioni che avranno come centro nevralgico i Giardini Pubblici Indro Montanelli, insieme alla Cineteca Milano MEET di Viale Vittorio Veneto e l’Arcobaleno Film Center di Viale Tunisia.
Programma e proiezioni del Milano Film Festival
Il palinsesto del Festival è composto dal concorso International Film Competition, che raccoglie insieme per la prima volta quattro lungometraggi in anteprima italiana e una ventina di cortometraggi. Questi ultimi, tra cui sono confermati gli italiani L’incanto di Chiara Caterina e L’ultimo spegne la luce di Tommaso Santambrogio, oltre a Neon Phantom, premiato a Locarno, del brasiliano Leonardo Martinelli, saranno divisi in tre gruppi. Uno di questi, per non deludere gli appassionati, sarà interamente dedicato al cinema d’animazione.
I quattro lungometraggi in concorso, opere prime e seconde, per quest’anno sono diretti solo da giovani registe. La commissione di selezione ha incontrato un’idea, dopo diverse visioni, e l’ha seguita scegliendo solo autrici. Sono donne che raccontano di donne e non solo, raccontano della politica del corpo, dell’ossessione estetica, delle maschere e dei desideri.
Dalle ossessioni religiose di un paese, nelle metafore chiare di Medusa di Anita Rocha de Silveira contro il Brasile di Bolsonaro, al vivere oggi sentendosi in una nicchia, come nel documentario sui teenager gotici di Dark Blossom della danese Frigge Fri.
E ancora, dal riprovare a fare comunità tra sconosciuti sotto il cielo di Parigi, nel corale e brillante piano sequenza unico di Roaring 20’s di Elisabeth Vogler, al farsi accettare mentre si è indecisi sul futuro, come la giovane protagonista di Actual People di Kit Zauhar, presente al Festival. Quattro visioni indipendenti che hanno modi e budget diversi dal cinema mainstream, ma che hanno forza e qualità per cambiare lo sguardo sulle storie.

A dialogare idealmente con i lungometraggi in concorso si colloca l’Omaggio a Bertrand Mandico, regista francese visionario nelle immagini, spesso provocatorio, e nella rimessa in discussione del gender che dichiara di cercare “l’onirismo e il realismo magico”. A Milano arriva il suo nuovo lungometraggio After Blue (2021), un film a metà tra fantascienza e western, con armi che si chiamano come brand di moda, ambientato su un pianeta abitato da sole donne. In occasione della proiezione, in collaborazione con “Grandi speranze”, un progetto di Filmidee e del Locarno Film Festival dove il titolo era in concorso, l’introduzione sarà a cura di Daniela Persico, selezionatrice per il festival svizzero.
Un’altra variazione della sua poetica onirica è nel lungometraggio Les garçons sauvages (2017) che viene proiettato in collaborazione con Fondazione Cineteca Milano e Long Take, dove i cinque giovani adolescenti protagonisti si trasformano in ragazze sull’immaginaria L’île des Robes. Il film, già di culto e poco visto su grande schermo, dopo il passaggio alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia, è stato eletto nel 2018 miglior film dell’anno dai “Cahiers du Cinéma”.
Terzo tassello dell’omaggio è Hormona (2015), che raccoglie tre cortometraggi scelti dallo stesso Mandico nella sua vasta produzione: Prehistoric Cabaret, Notre dames des hormones e Y a-t-il une vierge encore vivante che confermano nel racconto di diversi desideri e mondi una poetica conturbante.
Altra sezione del programma è The Outsiders, tradizionalmente il fuori concorso del Milano Film Festival che raccoglie film poco inquadrabili dentro schemi preconfezionati, realizzati da maestri riconosciuti come da registi indipendenti internazionali. A partire dal film di chiusura del Festival in programma nell’arena ai Giardini Indro Montanelli: un film Apple Original, The Velvet Underground, è un documentario di Todd Haynes, qui in anteprima italiana; è stato presentato a Cannes e sarà disponibile a livello mondiale su AppleTV+ il 15 ottobre.

La storia del celebre gruppo che ha rivoluzionato l’idea del rock’n’roll è anche il racconto affascinante, tra testimonianze preziose, raro materiale d’archivio e cinema sperimentale, di un ambiente culturale unico dove le arti erano complici tra loro: New York negli anni Sessanta, tra Andy Warhol, Allen Ginsberg e Jonas Mekas. Il film di Haynes è un’esperienza audiovisiva in linea con l’ethos creativo della band nelle parole di John Cale: “Come essere eleganti e come essere brutali”.
Nel fuori concorso, infine, ci sono due opere più sperimentali e legate ad autori di ricerca da sempre seguiti dal Festival. La prima è Milano. Capodanno 2005-2006 del filmmaker milanese e storico del cinema Francesco Ballo: tre ore e quaranta attraverso la città, in diretta e camera car, tra il silenzio delle geografie urbane e i botti dei festeggiamenti. Un film da visitare, più che da vedere in maniera classica, e che sarà l’occasione per celebrare un surreale Capodanno nel mattino di domenica 10 ottobre alla Cineteca Milano MEET.
La seconda è Land of Warm Waters dei fratelli Ivan e Igor Buharov, cineasti sperimentali ungheresi, la cui ultima opera dopo il passaggio al FID di Marsiglia arriva a Milano. I Buharov, vincitori nel 2008 del Premio Aprile assegnato dallo stesso team del Festival, lo frequentano con i loro cortometraggi sperimentali fin dagli inizi e tornano a Milano con un lungometraggio girato in Super 8 e senza budget dove tra Ayahuasca, fenomeni paranormali e complotti non manca una vena critica e satirica, attraverso il fantastico, sul presente del loro paese.
Eventi e mostre in occasione del Milano Film Festival
Tra gli Eventi Speciali, Milano Film Festival propone in collaborazione con ActionAid Italia l’incontro “Food Wave: il Cinema, il Cibo, l’Ambiente”, nell’ambito del progetto paneuropeo Food Wave guidato dal Comune di Milano e che vede coinvolti ActionAid Italia, Mani Tese e Acra.
Il nesso cibo-clima e le sue differenti declinazioni verranno approfonditi in uno speech moderato dal direttore di LifeGate Tommaso Perrone in dialogo con la content creator e autrice Florencia Di Stefano-Abichain, a cui si affiancherà la visione di un film “a sorpresa” proposto da un attivista e influencer ambientale.
L’attenzione di Milano Film Festival verso l’area educational si concretizza nel programma con lo speciale appuntamento domenicale dedicato alla premiazione degli studenti vincitori dell’edizione 2021 di “Regista per un libro”, il primo concorso nazionale di cortometraggi che coniuga la passione per l’arte cinematografica a quella letteraria, ideato da Prima Effe, la costola di Librerie Feltrinelli dedicata al mondo della scuola, in collaborazione con Cfp Bauer.
A seguire, sarà presentato dai suoi autori il making of del film partecipato Quanta umanità s’incrocia in un vagone del metrò, su soggetto di Pietro Anzani. Nel 2019 Repubblica Milano e Milano Film Festival avevano lanciato Un set a Milano, concorso di sceneggiatura per la produzione di un cortometraggio girato, per l’appunto, in città. Il soggetto vincitore è stato proprio quello di Anzani: il corto è già in produzione, ad opera di Maurizio Nichetti e degli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, e sarà proiettato in una sala milanese entro dicembre 2021.
Ritornano anche per Milano Film Festival 2021 gli incontri Industry, in collaborazione con la redazione milanese di Repubblica, il workshop di sviluppo In Progress del Milano Film Network e lo stuntman Simone Belli e la sua SB Filming Fighting Crew, volti ad accendere i riflettori sulle maestranze dell’audiovisivo e sulla filiera della produzione cinematografica a Milano.
Nella tre giorni del Festival il “Biscione di MFF”, nuovo simbolo della kermesse, viene omaggiato dall’esposizione site-specific La Gran Bissa de Milàn, curata dal collettivo milanese Tazi Zine presso l’Arcobaleno Film Center. In mostra una raccolta di 56 opere ispirate al “Biscione” visconteo, icona per eccellenza del capoluogo lombardo, la cui origine è incerta e legata a diverse leggende, a cui gli artisti, selezionati tramite una open call, si sono ispirati per farne una personale reinterpretazione.
C’è chi ha scelto di esprimersi attraverso l’illustrazione, chi con la calligrafia e chi ancora usando la poesia o il racconto breve. I lavori, stampati sotto forma di manifesti, andranno a comporre una grande opera murale allestita al primo piano del cinema.
Info e biglietti
Il Milano Film Festival si svolge dall’8 al 10 ottobre negli spazi dei Giardini Pubblici Indro Montanelli, alla Cineteca Milano MEET (Viale Vittorio Veneto, 2) e l’Arcobaleno Film Center (Viale Tunisia, 11)
Biglietti:
- 5 € intero
- 3 € ridotto
Hanno diritto alla riduzione:
- Under 26
- Studenti Erasmus+
- Over 65
- Docenti con classi di almeno 10 studenti
È possibile acquistare i biglietti per le proiezioni di MFF 2021 online sul sito milanofilmfestival.it e presso la biglietteria della MFF arena ai Giardini Indro Montanelli e presso le biglietterie della Cineteca Milano MEET e dell’Arcobaleno Film Center.
Per gli eventi gratuiti è obbligatoria la prenotazione online sempre sul sito del Milano Film Festival
Orari biglietteria MFF arena presso i Giardini Indro Montanelli:
- venerdì 8 ottobre: 18 – 22
- sabato 9 ottobre: 16 – 22
- domenica 10 ottobre: 16 – 22
Orari biglietteria Cineteca Milano MEET:
- venerdì 1° ottobre: 17.30 – 20.30
- domenica 3 ottobre: 15.30 – 21
- mercoledì 6 e giovedì 7 ottobre: 16 – 21
- venerdì 8 ottobre: 18.30 – 21
- sabato 9 ottobre: 14 – 21
- domenica 10 ottobre: 10.30 – 21
Orari biglietteria Arcobaleno Film Center:
- da lunedì a domenica: 14.45 – 21.45

