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Matteo Fieno e Francesco Farinetti, AD di Green Pea-min
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Matteo Fieno rilegge “L’origine del mondo” con la sua opera “Big Bang”4 minuti di lettura

Ho scelto di provocare, di creare un’opera che attirasse su di sé l’attenzione in modo delicato, senza volgarità“. Questo racconta l’artista Matteo Fieno davanti alla sua opera, Big Bang, esposta per la prima volta negli spazi di Otium, il rooftop del nuovo e ambizioso progetto di Oscar Farinetti, già patron di Eataly: Green Pea, centro commerciale nel cuore di Torino interamente improntato alla sostenibilità e al benessere ambientale.

All’interno degli ambienti dedicati al benessere del corpo e della mente, l’opera di Matteo Fieno si inserisce in modo armonico, ma senza essere relegata a mero riempitivo per una parete bianca: è un dipinto forte, che ritrae una donna incinta, nuda e immersa nei suoi pensieri, intenta ad abbracciarsi il grembo dipinto con l’immagine del globo. Una “Madre Terra” che protegge e si protegge.

Big Bang, Matteo Fieno, 2020

Big Bang omaggia Courbet e la sua Origine del Mondo

Nelle intenzioni dell’artista Big Bang rappresenta la lettura contemporanea all’opera di Gustave Courbet L’origine del mondo, un dipinto dall’enorme carica provocatoria, che porta a riflettere sul ruolo della donna, sul piacere femminile e sull’eros, generatore di vita e di gioia di vivere.

Gustave Courbet, L’origine del mondo, 1866, Olio su tela, 46 x 55, Musée d’Orsay, Parigi

Il 2020 (anno di realizzazione del dipinto) non ha però gli stessi linguaggi del 1866 ed esporre una vulva non ha la stessa forza evocativa che aveva due secoli fa. Per questo l’artista ha scelto di concentrarsi su un tema che viaggia costantemente tra convenzione e tabù: la gravidanza. Il nudo di una donna in attesa colpisce e disturba, ma allo stesso tempo regala senso di conforto e porta a riflessioni profonde: “il nostro pianeta viene spesso identificato come “Madre”, come identità femminile, ma non ci soffermiamo mai abbastanza sul rapporto della donna con il mondo e con la sua identificazione in esso” spiega l’artista, già legato nella sua produzione ai temi della femminilità e della donna come vera e propria cassa di risonanza per leggere le epoche e svelarne i lati più intimi.

Matteo Fieno: l’artista delle donne

L’attività creativa di Matteo Fieno, (ri)comincia grazie a sua moglie e al desiderio di un semplice nudo decorativo per la casa. Riprendere a dipingere è stata una molla che ha fatto scattare il giovane artista, classe 1981, verso una poetica tutta al femminile, in cui i corpi delle sue donne si impongono sullo spazio pittorico con una forza che ricorda la pittura a cavallo tra XIX e XX secolo, da Gauguin a Francis Bacon. Non si tratta di bellezze stereotipate, ma figure volitive, con profonde declinazioni psicologiche espresse da fisicità ed età sempre differenti.

Nel 2019 l’artista ha esposto per la prima volta le sue opere nella mostra Declinazioni al femminile presso la Milano Art Gallery, ricevendo il plauso della critica specializzata.

Nel 2020 si è tenuta la sua seconda personale, questa volta a Torino, intitolata Quel pazzo 2020 declinato al femminile, in cui la pandemia, il lockdown e le sue conseguenze sono lette attraverso la voce di donne outsider, abituate a cambiare continuamente pelle e perfettamente in grado di adattarsi alle situazioni più dure. Matteo Fieno così regala ai freaks la loro rivincita, erti in piedi davanti a una società che fatica a cambiare ritmi e abitudini.

Nel maggio 2021 l’artista ha esposto a Bologna nella prestigiosa galleria Wikiarte Le ragazze di Madame Odette, una mostra corale dedicata alla femminilità e alla determinazione delle ballerine, un soggetto particolarmente caro all’artista. Ad accompagnare e arricchire le tele un catalogo non catalogo, pensato come un diario in cui raccogliere le storie delle “ragazze di Madame Odette”, la decana del gruppo di donne. Insegnante di ballo esigente ma protettiva, incarna la forza femminile che dalle frivolezze della Belle Époque ha dovuto rimboccarsi le maniche e mandare avanti un mondo in guerra. In questo modo arte e letteratura si uniscono per dare voce e vita alle figure ritratte.

Laureata in Arti, Patrimoni e Mercati nel 2019, scrive di arte, cinema e lifestyle da diversi anni per diverse testate online, tra cui Milano Weekend, Artslife e Trend Online. Nel 2021 fonda Art Shapes per dare voce a chiunque voglia esplorare tutte le forme dell'arte