
Leonardo DiCaprio compie 48 anni: da ragazzo prodigio fino agli Oscar e all’ONU6 minuti di lettura
Se vi venisse detto Buon compleanno mr Grape, Romeo + Juliet, Titanic? Oppure La maschera di ferro, The Aviator, The Departhed – il bene e il male, Shutter Island, o Revenant – Redivivo.
Sicuramente avrete pensato a Leonardo DiCaprio già dalle prime virgolette. Basta un solo titolo per pensare a una sua iconica interpretazione, una performance che l’ha reso uno degli attori più amati di Hollywood. Leonardo DiCaprio, enfant prodige, è uno di quegli attori pietre miliari della storia del cinema, di quelli che rimangono come esempio per i posteri e metro di paragone per chiunque voglia avvicinarsi al cinema. In occasione del suo 48esimo compleanno, restringiamo un po’ la lente su di lui per guardarlo da vicino.
Un successo dopo l’altro
DiCaprio arriva giovanissimo alla recitazione grazie ad alcuni spot pubblicitari. A soli 18 anni riceve la prima nomination agli Oscar come Miglior attore non protagonista per Buon compleanno Mr. Grape!. La storia è quella di una famiglia disagiata alle prese con la monotonia di tutti i giorni e i mille problemi di un paesino americano.
Il giovane Leo interpreta Arnie Grape, un ragazzino affetto da autismo, che si appresta a compiere proprio 18 anni. Se non avete visto questo film correte ai ripari! Oltre alla magistrale interpretazione di DiCaprio, al suo fianco attori del calibro di Johnny Depp e Juliette Lewis rendono la drammaticità degli eventi incredibilmente reale.

Dall’uscita di questo film (1997) è un successo dopo l’altro: i già citati Romeo + Juliet, Titanic”, La maschera di ferro, sono tutti il risultato di un giovane attore sbarcato a Hollywood che di li a poco avrebbe attirato l’attenzione dei grandi dell’ambiente.
Non ci soffermiamo su Titanic, il film che lo ha consacrato agli occhi del grande pubblico, probabilmente sapete già tutto e siete d’accordo nel sostenere che avrebbe meritato l’Oscar. Tuttavia, l’ambita statuetta arriva solo nel 2016 con la splendida interpretazione di Revenant – Redivivo.
Revenant – Redivivo
“Revenant – Redivivo”, è un film che ha fatto sicuramente parlare di sé. La regia e la sceneggiatura sono di Alejandro González Iñárritu sull’omonimo romanzo di Michael Punke. Si tratta della storia di Hugo Glass, un cacciatore di pelli abbandonato in fin di vita dai compagni, che riesce a sopravvivere alla foresta, agli indiani e ai francesi, per portare a termine la sua vendetta.
Revenant è un film di silenzi, di fiati spezzati e di freddo. E mentre la rabbia e il dolore tengono in vita un uomo straziato dalla furia di una mamma grizzly, si apre la sterminata foresta herzoghiana del Montana con le sue sequoie e la neve.
Leonardo DiCaprio Foundation
Parlando del suo attivismo in difesa dell’ambiente, che dagli anni 2000 è un impegno costante nella vita di Leonardo Di Caprio, conosciamo l’attore più da vicino.
Fondata da DiCaprio 24enne, dopo il successo di Titanic, la fondazione si batte per la tutela dell’ambiente, degli animali e delle comunità indigene. L’attore ha detto a Forbes in un’intervista che grazie al successo di Titanic aveva finalmente l’occasione di farsi sentire e che era il momento di agire.
“All’inizio, il mio impegno era dedicato a sfondare come attore. Ma quando ci riuscii, decisi che volevo assumermi le mie responsabilità. Era una promessa.”
La fondazione Leonardo DiCaprio oggi conta numerosi consensi e seguaci, che lottano e si impegnano insieme all’attore per un futuro più sostenibile per la Terra e l’umanità. Iniziative media, documentari, campagne e raccolte fondi, hanno aiutato a realizzare importanti progetti di tutela ambientale in tutto il mondo.
I documentari
Sostenendo la forza della narrazione e delle storie, Leonardo DiCaprio ha diretto e interpretato docufilm sul tema della difesa dell’ambiente e annessi. L’undicesima ora, il suo primo documentario sull’argomento, è del 2007. Seguono The Loneliest Whale e Cowspiracy – Il segreto della sostenibilità ambientale, Sea of Shadows: Trafficanti di mare, The ivory game, Virunga e And we go green.
Del 2016 Before the flood, film distribuito gratuitamente, documenta il viaggio dello stesso DiCaprio intorno al mondo per esplorare gli effetti devastanti del cambiamento climatico.
Credo che il primo impegno debba arrivare dai governi e dai nostri politici. Ci sono quelli che chiamo gli eroi dell’ambiente, come Naomi Klein, che con il suo libro Una rivoluzione ci salverà esplora il rapporto tra capitalismo e ambiente. Un altro grande esempio di attivismo ambientale è la giovane svedese Greta Thunberg, che si rivolge soprattutto ai giovani.
Credo che il mondo ci stia lanciando segnali d’allarme in tutti i campi. Stime recenti indicano che abbiamo bisogno di un livello di finanziamento ambientale dieci volte superiore per promuovere progetti che aiutino a stabilizzare gli ecosistemi. Sono convinto che si debba investire sulle generazioni future.
Don’t Look Up!
In questa attività divulgativa e politica di Leonardo DiCaprio, sembra trovare il suo posto l’ultimo film che lo vede protagonista (ultimo uscito, presto di nuovo in sala con Scorsese in Killers of the Flower Moon), Don’t Look Up!
Scritto e diretto da Adam McKay il film è stato distribuito limitatamente nel dicembre 2021, per poi sbarcare su Netflix. Tratta la storia di un team di astronomi che scoprono un meteorite in rotta di collisione con la Terra. La vicenda vede gli astronomi (brillanti DiCaprio e Jennifer Lawrence) cercare di convincere il governo degli Stati Uniti e tutto il mondo dell’imminente catastrofe, senza essere minimamente presi in considerazione.

La metafora del cambiamento climatico è stata più volte proposta come chiave di lettura del film, e effettivamente gli estremi ci sono eccome! I tempi che stiamo vivendo non lasciano molto spazio all’immaginazione: il nostro pianeta sta cecando di parlarci e la stessa comunità scientifica (salvo alcune mosche bianche) ci ripete che il tempo per riflettere è finito e adesso bisogna agire.
Come la presidente degli USA in Don’t look up!, i nostri governi sembrano sordi alle proteste e agli inviti di scienziati e attivisti, come se quelli climatici fossero problemi da delegare ai posteri. Chissà poi se ci saranno dei posteri.
La vicenda narrata viene presentata come tutt’altro che fiction: inserendo la scritta “Basato su eventi reali… non ancora… accaduti”, McKay rende la chiave di lettura pertinente ma non necessaria. Da subito siamo avvertiti di guardare il nostro futuro non tanto prossimo. E DiCaprio lo sa, si è molto pronunciato sulla sensazione che il film fosse in realtà fatti di vita quotidiani in quanto estremamente probabili.
Forse dovremmo fermarci un attimo e riflettere su come schierarci dalla parte di DiCaprio e degli astronomi, come poter fermare la catastrofe o quanto meno attutire il colpo.
In un mondo di dubbi, complotti, paranoia e negazione, Leonardo DiCaprio continua a esporsi e cerca di sensibilizzare facendo sentire la propria voce. Ovviamente anche lui ha le sue mancanze ma chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Ed è così, con un pizzico di amarezza ma con tanta speranza e ammirazione, che auguriamo a Leonardo DiCaprio un buon compleanno, certi che continui a farci emozionare in sala e fiduciosi che ci farà ragionare fuori.

