
La Sirenetta: inizia il conto alla rovescia3 minuti di lettura
Inizia il conto alla rovescia per l’ormai attesissimo live action della Sirenetta, che uscirà tra due mesi esatti a partire da oggi. Per l’occasione, Disney ha da poco rilasciato il primo trailer completo. Il film vedrà protagonista Halle Bailey, una scelta che ha creato non poco scalpore. Scopriamo il perché.
È sempre Ariel

Il tema della diatriba: Halle Bailey è nera. Verrebbe da dire: “E quindi?” ma i fan hardcore e puristi della Sirenetta del 1989 non hanno avuto rimostranze nel condividere in rete il loro disappunto. Twitter, TikTok, Reddit si sono riempiti di commenti come “Lei è anche carina, ma non è la vera Ariel” oppure “Ariel non è nera”. Fenomeno ben più interessante, parallelo alle proteste, ha visto protagonisti una serie di bambini increduli che si sono commossi o semplicemente gasati all’idea di vedere la loro principessa preferita con il loro stesso colore di pelle. Ariel è giovane, un po’ ingenua e determinata a diventare un essere umano. Queste caratteristiche sono forse più adatte a una persona bianca rispetto a una nera?
Le ragioni profonde della protesta
Che siate d’accordo o meno, questa scelta è perfettamente in linea con la politica dell’inclusivity che Disney ha adottato da quando ha iniziato a proporre live action dei suoi classici più amati. C’è comunque da riflettere. Da dove nasce tutto questo disappunto?

Perché nessuno ha avuto da ridire quando Lily James è stata scelta per il ruolo di Cenerentola, pur non avendo gli inconfondibili occhi azzurri dell’animazione originale? Per non parlare del flop del live action di Mulan, magari anche un bel film ma che c’entrava poco e niente con l’originale. Tutti questi cambi di rotta rispetto ai classici non hanno suscitato una reazione tanto violenta quanto quella successiva alla diffusione delle prime immagini della Sirenetta.
Preoccupante in un momento storico come questo, in cui un cambiamento, necessario e atteso da decenni, sembra finalmente sul punto di avvenire. Pensiamo a Sandra Oh, da poco diventata la prima donna di origine asiatica a vincere un Oscar per la sua formidabile performance in Everything Everywhere All At Once (noi l’avevamo predetto).
Siamo prontissimi

Il trailer ha rivelato due grandi novità, una bella e una brutta. Iniziamo dalla brutta. Sebastian e Flounder: no, proprio no. La canzone di Ariel sullo scoglio, alzata di non di una ma ben due ottave dalla potenza della voce di Bailey: sì, sì e sì.

