
La ragazza di Stillwater: recensione del film con Matt Damon3 minuti di lettura
Il 9 Settembre 2021 esce nelle sale cinematografiche La ragazza di Stillwater. Il film vede protagonisti il bravissimo Matt Damon, nel ruolo di un padre per nulla perfetto di una ragazza altrettanto imperfetta: Allison, interpretata dall’attrice Abigail Breslin.
Un thriller diretto da Tom McCarthy che racconta la storia di Bill Baker, un trivellatore di petrolio che lascia momentaneamente la sua città d’origine Stillwater, Oklahoma, per alloggiare a Marsiglia, in Francia. L’obiettivo è quello di aiutare sua figlia Allison a uscire di prigione, in quanto pensa sia ingiustamente accusata di omicidio.
Si crede, infatti, che quest’ultima abbia ucciso la sua compagna di stanza, e allo stesso tempo amante, Lina. Durante una visita, Allison affida al padre una lettera da presentare all’avvocato, con la speranza che possa riaprire le indagini e trovare, a detta di lei, il vero colpevole – un certo Akim. L’avvocato, però, avendo tra le mani solo supposizioni e nessuna prova concreta, rifiuta la proposta.
Ciò porterà Bill a lavorare da solo, alla ricerca di Akim, con lo scopo di incriminarlo. Non si fermerà davanti a nulla, neanche nel compiere azioni illecite pur di permettere a sua figlia di uscire dal carcere e tornare a casa, a Stillwater.

Alla ricerca del colpevole
La ragazza di Stillwater è un film che riesce a intrattenere lo spettatore, nonostante non ci siano particolari colpi di scena. Certamente, la figura brillante di Matt Damon, permette una perfetta interpretazione di Bill: un americano, ex alcolista, che non ha mai davvero dato importanza alla famiglia. Infatti, sua figlia è in prigione e sua moglie si è suicidata.
La trama è interessante, anche se pecca un po’ di originalità e il ritmo è un tantino lento. Un padre che si mette alla ricerca del colpevole per aiutare la figlia non è di certo una storia nuova. Nonostante questo, la visione è piacevole e lo spettatore si sente insicuro sulla realtà dei fatti: fino alla fine non sa quanto Allison sia davvero innocente.
Marsiglia e Virgine

Bill non è del tutto da solo nel suo viaggio verso la giustizia. Il fatto che sia a Marsiglia, in Francia, lo porta a dover combattere anche contro le barriere linguistiche. In questo lo aiuterà Virgine, un’attrice francese con una figlia piccola a seguito. Virgine dovrebbe essere solo una donna che traduce il francese al posto suo, ma scopriremo avrà un ruolo molto importante nella vita del protagonista.
Infatti, i due instaureranno un legame profondo e Bill vedrà in lei e sua figlia un modo per riavere quella famiglia ormai perduta. Troverà l’occasione per diventare il bravo padre che non è mai riuscito a essere, accompagnando la figlia di Virgine allo stadio, andandola a prendere a scuola e riempiendo di attenzioni la sua attuale fidanzata. Ma, come già detto, la vita di Bill è tutt’altro che tranquilla e “normale”.
Il suo obiettivo lo costringerà, ancora una volta, a commettere errori imperdonabili, con il rischio di perdere di nuovo tutto ciò che ha costruito.

