
La guerra di domani: Amazon Prime Video schiera Chris Pratt e gli alieni6 minuti di lettura
Il 2 luglio 2021 esce in streaming su Amazon Prime Video il nuovo action-movie con Chris Pratt, J. K. Simmons e Yvonne Strahovski, La guerra di domani (The Tomorrow War). La nota piattaforma streaming ha investito 200 milioni di dollari per acquisire i diritti esclusivi di distribuzione del film, diretto da Chris Mckay e prodotto, tra gli altri, dalla Paramount. La guerra di domani sarà all’altezza dell’investimento di Amazon volto a dare una scossa al traffico estivo di spettatori online?
Futuro prossimo e profezia

2022, durante la finale del Mondiale di calcio in Qatar si verifica all’interno dello stadio un evento soprannaturale: in seguito ad una strana esplosione si materializza sul campo un misterioso esercito di uomini e donne.
Tale arrivo improvviso è accompagnato da un annuncio sorprendente che sa di profezia. I soldati comunicano che 30 anni dopo a partire da quel momento, l’umanità avrebbe dovuto lottare per la sopravvivenza contro delle forme di vita aliene.

Alla partita e all’annuncio infausto assistono anche Dan Forester (Chris Pratt), la moglie Emmy (Betty Gilpin) e la figlia Muri (Ryan Kiera Armstrong).
Dan è uno scienziato ed ex militare americano in cerca di riscatto e di uno scopo che lo faccia sentire nuovamente importante e indispensabile. La quotidianità di ogni abitante della Terra, compresa quella dei Forester, cambia inevitabilmente.
La vita dopo il tragico annuncio
In seguito alla notizia dal futuro, la vita al tempo presente assume contorni paradossali: uomini e donne devono continuare a condurre la propria esistenza come se niente fosse cambiato, sebbene sia impossibile non pensare all’evento catastrofico che avrebbe colpito la Terra intorno al 2050.

Lo stesso Dan, dopo il congedo dall’esercito, lavora come insegnante di scienze in una scuola superiore. Alla luce di un futuro nero e già scritto, le lezioni su ossigeno e molecole risultano superflue e inutili.
Passato vs futuro

Ma la situazione precipita quando, dopo aver inviato nel futuro tutta la parte arruolata della popolazione mondiale, i governi della Terra si vedono costretti a mobilitare i civili.

La popolazione del 2050 è decimata dagli alieni e servono tutte le forze e le risorse possibili per salvare il pianeta. A questo punto della storia entra in gioco Dan, che metterà a disposizione le sue conoscenze di scienziato, combinate alle abilità di soldato e combattente.
La guerra di domani vale l’investimento di Amazon?

La produzione di La guerra di domani è costata ben 200 milioni di dollari, che sommati a quelli spesi da Amazon per la distribuzione, si arriva a 400. E forse non li vale.
L’attore Chris Pratt, abituato infatti a ruoli di primo piano in grossi e costosi film d’azione e avventura, da Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) a Jurassic World, si destreggia bene in produzioni di questo tipo e qui funge da buon incantatore di serpenti. Ma poco di più.
Passa quasi inosservato J. K. Simmons, cui viene affidato il ruolo del padre di Dan, James che, seppur decisivo, compare sullo schermo in modo fin troppo meccanico, forzato e pretestuoso.

Il viaggio nel tempo, l’intreccio di diversi livelli narrativi, il rapporto genitori-figli, la minaccia aliena, la fine dell’umanità, sono solo alcuni dei numerosi temi e motivi narrativi presenti nel film di Mckay. Decisamente troppi e nessuno in particolare risulta davvero valorizzato e raccontato in modo fresco e accattivante.
Non si vuole qui parlare di originalità, ma la visione di La guerra di domani riporta troppo con la mente a produzioni più o meno recenti che sono dei veri e propri paradigmi del genere: da La guerra dei mondi di Steven Spielberg del 2005 a Interstellar di Christopher Nolan del 2014.
Promossi e bocciati: le considerazioni finali
L’impressione, senza nulla togliere ai meriti di intrattenimento del film con Chris Pratt, nonostante la durata eccessiva (ben 140 minuti), è quella di assistere ad un film un po’ giustapposto, fatto di tante “cose”, di tanti materiali “forti” presi da altri film e mescolati insieme.
Se da La guerra dei mondi prendessimo la modalità di apparizione delle creature aliene, togliendo Tom Cruise, otterremmo il film distribuito da Amazon. Da Interstellar invece potremmo prendere il viaggio nel tempo e il confronto generazionale e paradossale fra gli uomini sui diversi livelli temporali, e otterremmo sempre La guerra di domani.

La guerra di domani presenta però una buona partitura tecnica, tra sonoro ed effetti speciali, che avrebbe meritato forse la proiezione sul grande schermo. L’emergenza sanitaria in corso, che suscita diffidenza nei confronti delle sale e la competizione produttiva e distributiva tra le varie piattaforme di streaming, ha portato Amazon Prime Video a compiere, con La guerra di domani, un passo azzardato e, forse, più lungo della gamba.

