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Cinema

La furia di un uomo: la furia di Jason Statham4 minuti di lettura

A pochi giorni dalle feste di Natale Amazon Prime Video mette a disposizione il nuovo action movie La furia di un uomo (Wrath of Man) con Jason Statham come protagonista.

L’attore britannico ha abituato il pubblico delle sale e dello streaming on demand a scene d’azione movimentante, coinvolgenti e di sparatorie a profusione, alternante spesso a momenti in cui i toni si smorzano e il racconto filmico si distende leggermente.

Lo stesso di potrà affermare per il film di Guy Ritchie?

Prima dell’inizio

La furia di un uomo prende avvio inserendosi nel mezzo di una storia che sembra essere iniziata molto tempo prima: due guardie alla guida di un furgone blindato porta valori vengono bloccate per strada e brutalmente uccise. Tutto il denaro all’interno del veicolo viene puntualmente estratto e gli assassini-rapinatori scappano in trionfo.

Cinque mesi dopo la rapina…

Patrick Hill (Jason Statham) è un uomo comune in cerca di un occupazione; ottiene il posto come autista e guardia di servizio presso un’azienda di traporti porta valori. Il primo impatto con i colleghi però si rivela burrascoso: mostrandosi rigido e altero, Hill non viene ben accolto da una parte del gruppo di guardie sospettoso e guardingo. Tuttavia, Hill prende servizio al fianco di Haiden, soprannominato ‘Bullet’ (proiettile), una delle guardie con più esperienza e disponibile.

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Da sinistra ‘Bullet’ e Hill

La città di Los Angeles mostra i denti da subito, in quanto già durante uno dei primi percorsi alla guida del furgone, Hill e Bullet vengono presi in un’imboscata da parte di un gruppo di ladri inesperti.

Inaspettatamente Hill, che durante l’addestramento non aveva manifestato particolari capacità con le armi, sfoggia una destrezza tale da rendere innocui i rapinatori, abbattendoli singolarmente a colpi di pistola.

Il mistero che accompagna il personaggio di Statham si inspessisce e si riversa direttamente sulla particolare scansione temporale del film di Ritchie.

… Cinque mesi prima

Il giorno della famosa rapina con cui La furia di un uomo ha inizio, Patrick Hill è in compagnia del figlio; in giro per la città, i due si fermano presso un chiosco di panini posto sulla strada. Il figlio lo aspetta vicino alla macchina, una decina di metri retrostante al chiosco.

Proprio adiacente alla macchina di Hill si ferma il furgone porta valori assaltato e rapinato in apertura di film: il figlio di Hill ha la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, è uno dei testimoni della rapina e avendo visto il volto scoperto di uno degli assassini, viene da quest’ultimo giustiziato senza pietà.

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Statham in una scena d’azione del film

La ‘furia di un uomo’, di Hill, non è però quella di un uomo ordinario: la vera identità del personaggio di Statham  è quella di uno dei criminali più temuti di Los Angeles, capo di una banda di rapinatori esperta e detentrice del ‘monopolio’ in città. Il tentativo di una nuova banda di rapinatori di frammentare tale potere provocherà un effetto ‘domino’, a caduta, di cui la corsa alla vendetta di Hill è solo il primo mattoncino.

La furia di un uomo: considerazioni

Pellicole che puntano su sparatorie, scene d’azioni corpo a corpo e inseguimenti se ne vedono tante e Jason Statham è un volto di punta che solamente grazie al proprio nome riesce a richiamare gli spettatori su di sé e sui film in cui compare.

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La vera identità di Hill

La furia di un uomo agisce di strategia; la scansione temporale della storia non è lineare ma va avanti e indietro nel tempo, sviluppandosi intorno ai nuclei tematici della vicenda. In questo modo il film di Ritche mantiene lo spettatore sempre in tensione e attento ad ogni possibile sviluppo.

Espedienti cinematografici di tale fattura sono ormai all’ordine del giorno e non è più possibile parlare di originalità e di novità; la differenza consiste nel risultato finale, nell’effetto, se convince, che rilascia. Il film con Statham è forse troppo ‘scuro’ e cupo, privo cioè di un’apertura distensiva che consenta allo spettatore di ‘rilassarsi’ per qualche minuto. Al contrario, se si è in cerca di sparatorie senza sosta questo è il film giusto.

Laureata in Italianistica all'Università di Bologna. Tra il suo dire e il fare ci sono di mezzo il cinema e la letteratura. Scrive di cinema su Art Shapes.