
Kurt Cobain, Something in the way: il tormento dell’angelo del grunge2 minuti di lettura
È meglio bruciarsi che spegnersi lentamente.
Kurt Cobain, leader dei Nirvana e uno dei massimi esponenti della corrente grunge esplosa negli anni ’90, oggi avrebbe compiuto 56 anni; tuttavia decise di rimanere per sempre quel ragazzo ventisettenne dai capelli biondi e dall’animo tormentato, che conquistò il mondo con la sua chitarra e una voce graffiante e indimenticabile.
Oggi, per ricordarlo, ci soffermeremo sul testo di Something in the way, canzone contenuta nell’album Nevermind (1991) e, con molta probabilità, conosciuta oggi ai più grazie al nuovo film di Matt Reeves, The Batman (2022).

Something in the way – significato della canzone
Al di sotto del ponte / Il telo ha aperto una falla / E gli animali che ho catturato / Sono tutti diventati miei animali domestici / E sto sopravvivendo di erba / E lo sgocciolio dal soffitto / Ma va bene mangiare pesce / Perché non hanno alcun sentimento
Qualcosa lungo la via / Qualcosa lungo la via
È il 1985 e la madre di Kurt Cobain, dopo un ultimatum per trovare lavoro, decide di cacciare il figlio da casa, tuttavia prima di farsi ospitare da un amico a Olympia, per un po’ Kurt vivrà sotto un ponte ad Aberdeen.
Qui passerà uno dei momenti più bui, dove il senso di solitudine prenderà il sopravvento, dandogli però l’ispirazione per le parole di questa bellissima, quanto triste, canzone.
Something in the way è una metafora sull’isolamento e sulla disperazione che prova il cantante, che paragonandosi a “qualcosa lungo la via” e agli animali che cattura, privi di sentimenti, sottolinea la sua inadeguatezza in un mondo dove non si sente più accolto.
Nella straziante lettera che ha lasciato prima della sua morte, le sue ultime parole sembrano ancora risuonarci così forte da sembrare quasi un monito: “Pace, amore, empatia”.
Kurt non è stato solo l’icona di un’intera generazione, ma attraverso la sua musica è riuscito a dar voce a tutte le paure e insicurezze di chiunque lo ascoltasse, divenendo un vero e proprio simbolo che tuttora continua a vivere e bruciare anche a distanza di anni.


