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Arte,  Interviste

Intervista a Thomas Cicala: il perfezionista delle linee e dei tatuaggi Old School7 minuti di lettura

La tecnica Old School si sviluppa grazie all’interazione tra l’arte tradizionale polinesiana del tatuaggio e la sua contaminazione avvenuta da parte dei marinai americani nei primi anni ’20.

Old School, un po’ di storia:

L’uomo considerato l’artista e l’ideatore di questo stile è Norman Keith Collins, è passato alla storia del tattoo col soprannome di Sailor Jerry.  È stato un innovatore. La sua influenza in questo campo ha apportato notevoli modernizzazioni: dalla sanificazione al miglioramento degli aghi, alla scoperta di nuovi pigmenti. Lo stile Old School è immediatamente riconoscibile.

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Thomas Cicala – Tattoo convention La Spezia 2021

Old School features

Linee nere spesse e decise, una quasi totale assenza di sfumature ed ombre ad eccezione di piccoli punti che rendono bidimensionale il soggetto. I colori utilizzati sono prevalentemente rosso, nero, giallo e blu.

Queste caratteristiche di realizzazione sono determinate dal fatto che i primi tatuaggi realizzati erano fatti con macchinette rudimentali ed i colori disponibili erano limitati. All’epoca in cui sono stati creati, non c’erano nemmeno molti tatuatori esperti. Pertanto, i disegni dovevano per forza di cose essere semplici e di dimensioni abbastanza grandi da consentire al tatuaggio di essere comprensibile.

Grazie all’arrivo, di macchinette più sofisticate e precise, i tatuaggi vengono realizzati in modo preciso e impeccabile, al punto che son nati degli stili secondari all’Old School, come ad esempio: il Traditional. I tatuaggi in questo stile sono disegni che attingono alcune caratteristiche dai disegni tradizionali, come i contorni definiti, i colori pieni e intensi, ma mischiandoli con elementi più moderni. I tattoo Traditional sono un tributo all’Old School, una modernizzazione di questo stile tutt’oggi intramontabile e alla moda.

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Thomas Cicala – Flash 2021

“Il perfezionista delle linee”

Thomas Cicala, classe 1992, è un giovane artista e tatuatore, specializzato negli stili Old School e Traditional presso “Mark ink tattoo Genova”. I suoi lavori sono caratterizzati da un’estrema precisione nelle linee e da una minuziosa attenzione ai dettagli, ma anche da molta fantasia e una conoscenza approfondita dei simboli ed i loro significati.

Lettori di Art Shapes, conosciamolo meglio!

Hai tatuaggi? A che età ti sei tatuato la prima volta?

Sì, ho alcuni tatuaggi. Ormai non li conto più. La prima volta che mi sono tatuato avevo quattordici anni.

Come hai iniziato?

Ho iniziato a circa diciannove anni. Non volevo abbandonare la strada del disegno in sé, come forma d’arte. In più, come in tutte le cose della vita, un susseguirsi di eventi mi hanno portato sulla strada del tattoo. Ad esempio: la mia ragazza, con cui già stavo, mi ha fatto notare che questa strada sarebbe anche potuta diventare un lavoro e non solo una passione. Avrei potuto farne il mio futuro. Così ho deciso di acquistare la mia prima macchinetta.

Perché hai scelto questi stili? Cosa rappresentano per te?

Ho scelto l’Old School ed il Traditional proprio perché mi piace il mondo che li circonda e li accomuna. Sono stili di tatuaggio simili, ma anche molto diversi. Per me lo stile Old School rappresenta una forma molto forte di appartenenza. Fin dall’inizio della mia carriera da tatuatore ero molto attratto dai libri di tatuaggi Old School. Mi piaceva sfogliare le pagine e osservare le fotografie dei primi del ‘900, in bianco e nero, di uomini e donne molto tatuati per quel periodo storico. Eppure tutte quelle persone in quelle foto appartenevano ad un certo ceto sociale o ad un determinato gruppo riservato.

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Thomas Cicala volti di donne

Da cosa trai ispirazione?

Personalmente traggo ispirazione da qualunque tipo di soggetto esistente. Ad oggi penso che il tatuaggio e quello che ne consegue, si sia evoluto tantissimo, al punto da dove per forza rompere gli schemi classici. Nel mio caso dall’Old School, ma anche dal Traditional, perché oramai nel 2022 l’ispirazione è qualunque cosa. Da una scarpa, ad una sedia. Qualunque soggetto può essere parte di un tatuaggio con un significato importante e una forza di immagine prorompente.

Hai dei soggetti preferiti da tatuare? Se sì, perché?

In realtà non ho dei soggetti preferiti da tatuare. Li ho avuti all’inizio. Quando ho cominciato a disegnare facevo un sacco di teschi, di rose e di velieri. Un po’ perché fanno parte dei soggetti classici dello stile Traditional/Old School, ma un po’ penso anche che fosse quel sentimento che provavo nei confronti di questi disegni. Sentivo che mi accomunavano parecchio al mondo del mare. I teschi non tanto però, in realtà, è uno dei soggetti più visti in assoluto nel mondo del tatuaggio e mi piaceva sempre disegnarli anche quando non facevo ancora questo lavoro.

Vivere in una città portuale come Genova ha influito sulla scelta dello stile?

Un po’ si e un po’ no, ma in realtà no. Perché fondamentalmente quello che ha influito sulla scelta dello stile erano i soggetti in sé e il modo in cui venivano rappresentati. Mi piaceva tantissimo il fatto che, soprattutto i flash molto antichi, di cento anni fa, venivano disegnati con pochi dettagli, ma allo stesso tempo quei pochi dettagli davano una forza incredibile al pezzo.

I tatuaggi erano incredibili, erano ben visibili, i soggetti riconoscibili e si riusciva ad accomunare facilmente un significato corrispondente. Però Genova mi ha influenzato a livello di soggetti, perché quando disegno velieri, lanterne o anche solo il mare in tempesta o un temporale all’interno di una corda marinaresca, mi rendo conto che posso aver subito un influenza. Essendo tutti soggetti a tema marinaresco posso dire che sì, vivere in una città portuale ha influito.

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Thomas Cicala

Perché secondo te lo stile Old School è ancora tanto in voga, nonostante sia una tipologia di tattoo più datata e spesso associata a persone con un passato burrascoso?

Come dicevo prima, penso che il tatuaggio Old School sia tanto in voga perché si ha la possibilità di rappresentare qualunque tipo di soggetto. Ora parliamo di questo stile specifico perché è la base da dove provengo, ma io mi riferisco anche e soprattutto al Traditional che è quello in cui sto lavorando adesso. Il fatto che fosse associato a persone con un passato burrascoso è semplicemente legato ai luoghi comuni sui tatuaggi. Una volta questo stile era molto più di nicchia, o appartenevi a un qualcosa o non ti tatuavi perché non ne avevi la ragione. Non ci si tatuava per motivi estetici, come oggi. Quindi penso che sia questa la ragione per la quale è tanto in voga questo stile. Un sacco di soggetti vengono riprodotti nello stesso identico modo in cui venivano fatti 60 o 70 anni fa.

Quali progetti prevedi nel tuo futuro?

Riguardo i progetti futuri cerco di essere abbastanza umile. Nel senso che non programmo mai grandi cose. Lascio che il tempo e la voglia che ho di disegnare, di esprimere e di lasciare che quello che penso ed i sentimenti che ho dentro nei disegni faccia da sé. Sono molto un tipo alla “chi vivrà, vedrà”. Però sicuramente ho il desiderio di viaggiare, per poter conoscere città nuove, conoscere altri tatuatori, altri studi e altre mentalità. Proprio perché è un mondo così colorato che non c’è mai una fine. Non ci sono limiti. Si possono scoprire, imparare ed innamorarsi di altri stili e continuare a tatuare per tutta la vita.

Divisa tra Genova e Milano Andrea, autrice di romanzi e racconti da brivido, vive con i suoi due gatti. Passa il suo tempo libero a scrivere di musica, arte e cucina. Per Art-shapes intervista volti nuovi.