
Haters want to hate…Writers want to write. Il nostro viaggio nella street art7 minuti di lettura
Il pregiudizio sociale nei confronti di questa forma d’arte ne preclude la totale comprensione. Di cosa stiamo parlando? Della Street-Art.
I graffiti sono delle raffigurazioni dipinte sui muri. Spesso sono firme, chiamate in gergo Tag. Nelle città è ormai solito trovare dei graffiti o dei murales rappresentati su grandi muri. Per alcuni sono vandali, per altri artisti. Ma per la Cassazione gli autori dei graffiti sui muri non sempre sono punibili. Secondo, una sentenza non scatta il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui se l’artista di strada compie un’opera apprezzabile su un muro già imbrattato da altri. Ma i Writers chi sono e perché hanno scelto questo metodo per esprimersi?
Oggi noi di Art Shapes abbiamo incontrato un ragazzo che ha fatto di questa forma d’arte la sua missione. Non potremo svelarvi il suo vero nome, poiché in questi ambienti gli artisti usano pseudonimi per evitare ripercussioni legali e sociali.
Who want write?
Dank, classe 2002, è un giovane Writer nostrano che ha deciso di raccontarsi e raccontarci come effettivamente sia questo sottomondo alternativo fatto di Crew, territorialità, Tag e necessità di emergere
Perché Dank? Da cosa nasce il tuo pseudonimo?
La mia firma, nonché il mio pseudonimo, Dank è nato a caso. È la prima Tag che ho avuto e l’ho scelta quando non sapevo neanche che lettere mi piacessero e quali no.
Cosa ti ha spinto la prima volta a prendere in mano una bomboletta ed avvicinarti al Writing come forma d’arte? Quando e come hai iniziato? Quanti anni avevi?
La prima volta che ho fatto un graffito era già più o meno un mese o due che volevo fare un pezzo, avevo 14 anni e c’era un mio compagno di classe che faceva già graffiti da un po’. Un giorno l’ho accompagnato a fare un pezzo e l’ho aiutato a colorare. Dopo un po’ che provavo a fare i graffiti su carta ho provato a farne uno su un muro anche io. Mi ricordo pure che in realtà faceva abbastanza schifo perchè gli spray neanche li sapevo usare però poi ho continuato ed oltre a migliorare ho iniziato a volerne fare sempre di più.
La tua famiglia sapeva cosa stavi facendo? Ti ha sostenuto o ti ha intralciato?
All’ inizio sapevano cosa stessi facendo e non mi hanno intralciato, ma penso solo perchè pensavano che avrei smesso. Per loro era solo una fase di ribellione adolescenziale. Quando hanno capito che avrei continuato e dopo che per questo mio bisogno di esprimermi ho avuto anche vari problemi legali, per loro ha iniziato ad essere diverso e hanno giustamente iniziato a preoccuparsi.

Com’è il mondo dei Writers?
Come ogni ambiente ha i suoi aspetti positivi e negativi, una delle cose che mi piace di più di questo ambiente è che ormai i graffiti sono diventati una cosa che chiunque può fare e che grazie ai graffiti si possono conoscere qualsiasi tipo di persone. L’ unica cosa che abbiamo in comune tutti è solo il voler fare graffiti. Poi un Writer può essere veramente qualsiasi tipo di persona.
Cosa ti ispira quando disegni? Solitamente prepari dei bozzetti o preferisci lasciare che l’ispirazione ti colga di sorpresa?
Ormai non cerco ispirazione per disegnare. Ormai ho una traccia che più o meno di base è quella e la faccio sempre a memoria, i bozzetti li faccio ogni tanto ma più come passatempo, quando non so cosa fare. Per arrivare a fare quello che faccio ora penso che mi abbiano ispirato tutti i graffiti che ho visto e che mi piacevano.
Ci vuole molta tecnica per riuscire a fare graffiti belli e realistici?
Sia per i graffiti che per i disegni realistici la tecnica è necessaria, ma sicuramente i disegni realistici sono molto più difficili da fare. Io già non penso di riuscire a farne di particolarmente belli, però ho anche visto persone che magari facevano disegni realistici sui muri e che però a fare graffiti non erano capaci.

Su quale supporto preferisci esprimere la tua arte e perché?
Sui treni. Penso siano il posto migliore. Sia perché vedi il tuo disegno muoversi e viene visto ovunque sia per l’atmosfera che c’è a disegnarci sopra in deposito o in stazione. Mi piace anche il fatto che in quasi ogni posto dove si vada i treni sono diversi e si possono fare sempre modelli diversi.
Poi in realtà ci sono moltissimi altri motivi ma non saprei neanche io come spiegare il perché sia cosi bello, ma da quando ho fatto il primo treno ho iniziato a prendere i graffiti molto più seriamente.
Il mondo dei graffiti è solidale al suo interno? Ci sono posti in cui altri Writers non vogliono che tu scriva?
Dipende dai casi. Ci sono persone che dove disegnano sempre non fanno problemi se ci vanno altri e invece c’è chi non vuole estranei. La maggior parte delle volte però agli altri dà fastidio e quindi se vai a scrivere nelle loro zone dai fastidio. Questi problemi li ho avuti io come penso chiunque altro abbia fatto graffiti sui treni.
Credi che un giorno la società apprezzerà questa forma di espressione?
I graffiti “legali” penso che alla fine siano già apprezzati, quelli illegali penso che non verranno mai veramente apprezzati se non da una parte piccolissima di persone, ma in realtà a chi fa graffiti illegalmente di solito non interessa che i propri disegni vengano apprezzati, magari fa piacere ovvio, ma se mi interessasse cosa pensa la gente dei graffiti illegali non avrei mai iniziato neanche a farli e sicuramente non smetteranno mai di esserci persone che li fanno, basta considerare che pure nei paesi dove per i graffiti ci si fanno anche molti mesi di prigione la gente fa i treni le metropolitane e le cose per strada comunque.

Oltre al Writing quali altre forme di arte ti piacciono? Ve ne è qualcuna a cui ti piacerebbe dedicati nel futuro?
Per me la cosa fondamentale è fare Tag in giro che la gente la veda, poi magari cerco di fare i graffiti bene ma lo faccio quasi solo per una questione “non artistica”. Quindi magari l’arte tipo: pittura e scultura mi piacciono però non è una forma d’espressione adatta a me e al mio essere.
Grazie per l’opportunità di averci fatto conoscere meglio questo mondo.
Mi ha fatto piacere questa opportunità, grazie a voi.

I graffiti vengono condannati dalla società eppure sono una forma d’arte, sono un mezzo per esprimere qualcosa: emozioni, pensieri, proteste nei confronti di una qualsiasi convenzione sociale o legge; porre dei limiti all’arte sarebbe come tentare di arginare il mare.
Perché condanniamo l’arte?
I Writers sanno che quello che fanno è sbagliato però a volte sembra che sia visto come un qualcosa di esageratamente grave. Soprattutto se poi effettivamente si considera per quello che è: un disegno. Magari che da un po’ fastidio ma è comunque un disegno.

