
Gouaches découpées: i collage di Henri Matisse4 minuti di lettura
Esponente di spicco del gruppo di artisti chiamato con il nome di fauves, Matisse, maestro del colore vivace, è celebre anche per la produzione di collage, dal nome Gouaches découpées.
Oggi si festeggia l’anniversario della sua nascita.
Matisse fu pittore ma anche illustratore, incisore e scultore. Cresciuto in una famiglia di commercianti del nord della Francia, si avvicina all’arte a vent’anni a seguito di un attacco di appendicite che lo costringe a letto. Passa la convalescenza a dipingere e capisce quale è la sua vera strada.
Probabilmente il suo quadro più famoso è La Dance, eseguito per il collezionista d’arte russo Sergei Shchukin, che ha lasciato in eredità il grande pannello decorativo al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia.
Gouaches découpées
La tecnica utilizzata da Matisse era molto particolare e consisteva nel dipingere dei fogli grandi con della tempera diluita, in seguito i fogli venivano ritagliati e incollati in modo da creare delle composizioni.
L’artista iniziò a creare collage nel 1941 quando fu costretto su una sedia a rotelle a seguito di un intervento dovuto al cancro all’intestino. Si faceva aiutare dai suoi assistenti che dipingevano i fogli bianchi e in seguito lui ritagliava gli elementi colorati e li posizionava sul foglio, giocando con contrasti e colori.
Inizialmente i collage erano di dimensioni ridotte. Li realizzò tra il 1943 e il 1947, raccogliendoli nel volume “Jazz”, un libro in 20 tavole conservato al Centre Pompidou. Questi cut-out sono ispirati ai suoi viaggi, al circo e ai racconti popolari.


I collage: dipingere con le forbici
Matisse chiamò questa tecnica “dipingere con le forbici”. Questa forma d’arte è un ritorno al mondo dell’infanzia, del gioco dei bambini che ritagliano dei pezzi di carta per poi creare dei collage ma è anche un ritorno alle origini di Matisse stesso: la sua era una famiglia di tessitori e spesso egli utilizza proprio le stesse forbici usate dai sarti. Possiamo dire che Matisse si riconnette in qualche modo al suo passato.

In meno di 10 anni Matisse crea più di 200 collage. I pezzi di carta sono incollati con colla ma ad uno sguardo più vicino è visibile la presenza di piccoli buchini: prima di decidere la composizione definitiva, infatti, Matisse provava varie composizioni.
Nel 1950 Matisse si dedica alla produzione di collage di grandi dimensioni. Tra questi La Piscine del 1952, un collage monumentale realizzato per una sala da pranzo del suo appartamento di Nizza.

Una delle sue ultime opere è la progettazione e la decorazione della Chapelle du Saint-Marie du Rosaire a Vence, in Costa Azzurra. Matisse inizia i lavori nel 1948, a circa 80 anni.

Nel 1952 termina la serie Nudi Blu. Proprio in questa serie di collage si capisce quanto i gouaches découpès furono fondamentali per Matisse: immobilizzato su una sedia a rotelle, usa le forbici al posto del pennello.
Esempio perfetto della resilienza di Matisse che non si arrese alla sua malattia e cercò in ogni modo di dare forma alle sue ispirazioni nonostante le sfide della vita.


