Art Shapes
Hair Love: il corto animato che spettina le emozioni
Cinema

Hair Love: un corto animato che spettina le emozioni3 minuti di lettura

Nel 2019 la Sony Interactive produce Hair Love, il cortometraggio scritto e diretto da Matthew A. Cherry. Un mix di immagini animate e colorate passano sullo schermo, permettendo di comprendere appieno il senso della storia e soprattutto della vita, anche senza l’uso di troppe parole.

Ma facciamo un passo indietro.

Zuri è la protagonista della storia, una bambina di sette anni dalla chioma indomabile. Una mattina si sveglia particolarmente felice, perché il calendario segna un avvenimento importante, di cui però non si viene a conoscenza. L’attenzione dello spettatore è tutta concentrata sui capelli di Zuri: così scuri, folti e… ingestibili.

La bambina si guarda allo specchio con l’intensità di chi vorrebbe che accadesse una sorta di magia che in pochi minuti potesse trasformare la sua chioma in un’acconciatura bellissima. L’unica soluzione che le viene in mente è chiedere aiuto a suo padre.

Stephen, per niente esperto, pensa di risolvere il problema facendo indossare alla figlia un cappellino, ma lei se lo leva subito. Con lo sguardo lo supplica di provare a fare un’acconciatura come quelle che le faceva la mamma. Zuri estrae il tablet, dove sua madre ha lasciato un video-tutorial su come fare l’acconciatura perfetta. Il padre si arma di ingegno e riesce a farcela.

Stephen e Zuri
Stephen e Zuri

I capelli e il loro profondo significato

Hair Love prende qualcosa di molto semplice e banale, come i capelli, che donano femminilità alle donne, per spiegare un tema più profondo e importante: quello della malattia. Una malattia brutta, che i capelli ti costringe a perderli. È quello che succede alla madre di Zuri, costretta in ospedale per ricevere cure.

Ma Zuri, nella sua innocenza di bambina, le porta un disegno fatto da lei, per farle capire che non è importante se ora non ha più i capelli: rimane comunque bellissima e perfetta così com’è. Semplicemente perché è sua madre.

Sei minuti di pura emozione

Hair Love: un film all’apparenza incentrato sui capelli spettinati, ma volto a spettinare più che altro le emozioni degli spettatori. E, incredibilmente, nonostante la sua bravissima durata, colpisce la fragilità umana, lasciando un segno.

Il corto animato, premiato agli Oscar 2020, nella sua semplicità arriva dritto al cuore delle persone, mettendole di fronte alla loro vulnerabilità. Alle paure più profonde. È lo spaccato della vita quotidiana, la cui routine, improvvisamente, cambia.

Ci mette di fronte alle avversità della vita e alla conoscenza di noi stessi, del modo in cui affrontiamo i problemi e della capacità che abbiamo di rialzarci, nonostante le infinite cadute. Ci pone in questione i capelli e li usa come metafora della vita: riusciremo mai a domare e a superare tutti gli ostacoli a cui, inevitabilmente, siamo destinati?

Per Natale regalatevi sei minuti di Hair Love, il periodo dove le emozioni si fanno inevitabilmente più grandi e in cui il cuore si apre a significati profondi. Ne uscirete con qualche lacrima, ma anche con un bel sorriso. Che è proprio quello che ci vuole ora!

Laureata in Comunicazione e Media. Scrive ovunque, perché non riesce a farne a meno. Si sogna sceneggiatrice e i suoi film preferiti sono quelli con Christian Bale