
G8 di Genova: 6 film per celebrare i 20 anni dagli eventi del 20016 minuti di lettura
Dal 19 al 22 luglio 2001 i capi di Stato delle otto nazioni più potenti della Terra si riunirono a Genova per il G8, un vertice che aveva come obiettivo “sconfiggere la povertà”. Mentre all’interno di Palazzo Ducale e della “zona rossa” i potenti del mondo cenavano in saloni affrescati, nelle strade di Genova infuriava l’inferno.
Manifestanti pacifici, esponenti del Blocco Nero e polizia si scontrarono in un bagno di sangue che lasciò sul campo migliaia di feriti, centinaia di arrestati, un processo farsa e un morto: il manifestante Carlo Giuliani, ucciso da un colpo di pistola e successivamente investito due volte dalla camionetta contro cui stava scagliando un estintore scarico.
Per raccontare tutto ciò che è successo in quei maledetti giorni del 2001 sono state scritte milioni di righe in articoli, libri e sceneggiature. Noi ci occuperemo di queste ultime, proponendo 6 film (più uno) che raccontano ciò che è stato il G8 di Genova e cos’è la sua pesante eredità dopo 20 anni.
Diaz. Non pulire questo sangue

Cominciamo dal film più celebre sui fatti di Genova, un racconto crudo e realistico sulla mattanza che si svolse la notte tra il 21 e il 22 giugno all’interno della scuola media Diaz – Pertini, dove i manifestanti, giornalisti e attivisti di Genoa Social Forum.
Quella notte la polizia entrò nello stabile (concesso ai manifestanti dal Comune di Genova) e picchiò selvaggiamente chiunque si trovasse all’interno, alla ricerca di qualsiasi indizio provasse la presenza del famigerato Blocco Nero, o Black Bloc.
Il film racconta i momenti terribili all’interno della scuola e le torture inflitte alle 93 persone arrestate all’interno della caserma di Bolzaneto, dove ai manifestanti già feriti sono state inflitte umiliazioni e ulteriori botte. La pellicola del 2012 diretta da Daniele Vicari ha vinto 5 David di Donatello e due Nastri d’Argento.
The Summit

Il documentario girato da Franco Fracassi e Massimo Lauri racconta “i tre giorni della vergogna” con precisione e imparzialità, mostrando il punto di vista di tutte le parti coinvolte, presentando perizie di esperti e facendo ascoltare le moltissime telefonate che in quei giorni sono arrivate ai centralini della polizia.
Le immagini fanno salire alla mente dello spettatore innumerevoli domande sulla gestione dei manifestanti: perché la polizia ha caricato i cortei pacifici del Gruppo Lilliput e ha lasciato agire i Black Bloc che stavano mettendo a ferro e fuoco le strade poco distanti? Perché la violenza immotivata alla scuola Diaz? Dall’altro lato si mettono sul campo le parole di agenti di polizia che hanno assistito inermi e sconcertati alle violenze dei colleghi.
Un documentario il più possibile imparziale su una vicenda dove le fazioni e le opinioni sono facili a scaldarsi ancora oggi, a vent’anni di distanza.
Genova per noi

Immagini vere e forti quelle del documentario girato durante i giorni del G8 da Roberto Giannarelli, Wilma Labate, Paolo Pietrangeli e Francesco Ranieri Martinotti. Con Genova per noi si entra fisicamente in mezzo alla calca di via Tolemaide, si arriva in Piazza Alimonda dove il corpo di Carlo Giuliani è riverso in una pozza di sangue e si arriva alla scuola Diaz. Un viaggio che parte dalla fine, dalla caserma di Bolzaneto per arrivare al 18 giugno, quando una fiumana colorata e pacifica scendeva dai treni alla Stazione di Brignole, ignara di cosa stava per accadere.
Black Block

Il film di Carlo A. Bachschmidt ricostruisce le esperienze dei tanti ragazzi stranieri arrivati a Genova da tutta Europa e ritrovatesi loro malgrado nel cuore delle violenze e degli scontri, fino a quel punto di incontro simbolico che è stata la notte della Diaz. Seguendo Muli, un ragazzo tedesco presente al blitz nella scuola, si ripercorrono le motivazioni politiche che hanno portato alle manifestazioni, il dramma del G8, i processi e infine la presa di posizione di una generazione che ha visto i propri ideali smorzati nel sangue.
Un altro mondo è possibile

Questo documentario, uscito nel novembre del 2001, racconta tutto il mondo di ideali politici e sociali che in quei mesi del nuovo Millennio stava muovendo i primi passi. I celebri No global o ragazzi di Seattle che a Genova vennero massacrati dalla politica e dalle forze dell’ordine nel corpo e nei propositi parlano con speranza di una visione del mondo diversa da quella che gradualmente nel tempo è andata avverandosi, con un Terzo e Quarto Mondo che subisce ancora l’egemonia dei paesi più ricchi, in un’economia che strangola chi ha la sfortuna di nascere dalla parte sbagliata dell’Equatore.
Il film parla in modo laterale dei fatti di Genova, ma approfondisce il perché quelle persone si trovassero lì richiamate da tutta Europa e cosa stavano chiedendo a gran voce agli otto potenti del mondo.
Carlo Giuliani, ragazzo

Presentato fuori concorso al 55° Festival di Cannes nel 2002, il film documentario diretto da Francesca Comencini ricostruisce le ultime ore di Carlo Giuliani, il giovane di 23 anni morto a causa di un colpo di pistola sparatogli al volto dal carabiniere Mario Placanica e in seguito investito due volte dalla Jeep Defender sul quale stava insieme ad altri colleghi.
A raccontare l’ultimo giorno di Carlo è sua madre, Haidi Gaggio, con la quale il documentario ripercorre le strade affollate, le cariche della polizia, i Black Bloc e la risposta dei manifestanti alle violenze, tra cui il lancio di un estintore verso la camionetta, che fu il gesto fatale che costò la vita al ragazzo.
Blu Notte: speciale G8 di Genova

Chi è appassionato di cronaca certamente conosce Blu Notte, programma andato in onda sui Ra2 e Rai3 dal 1998 al 2012 con la storica conduzione di Carlo Lucarelli. Tra i misteri italiani analizzati dallo show c’è ovviamente anche in G8 di Genova. L’approfondimento propone immagini della cronaca di quei giorni, insieme alle dichiarazioni alla stampa di polizia e politica contro le parole dei manifestanti e degli stessi giornalisti che vennero aggrediti e picchiati senza alcuna distinzione.

