
Manuel Felisi: “…e respirare”. La mostra alla galleria Fabbrica Eos di Milano2 minuti di lettura
Milano, presso la galleria d’arte: “Fabbrica Eos”, Manuel Felisi presenta la sua arte con una mostra a cura di Ivan Quaroni. L’artista Milanese classe 1976, attraverso la sovrapposizione di più livelli pittorici, parafrasando Arthur Schopenhauer, esprime l’ideale della rappresentazione del mondo in quanto volontà di rappresentare.

Scrivevo silenzi, notti, segnavo l’inesprimibile.
Fissavo vertigini.
Arthur Rimbaud, “Alchimia del verbo”
Il soggetto più frequente in questa serie di dipinti intitolati “Vertigine”, è l’albero. Un simbolo forte, che unisce diverse culture ed epoche storiche. L’albero lo ritroviamo in quasi tutte le tradizioni millenarie dei popoli della terra. Come l’albero della vita nella Genesi che ha origini molto antiche, risalenti alla cultura mesopotamica o l’albero della libertà, il quale ha un significato più laico, risalente alla rivoluzione francese. Un simbolo potente, raffigurato in una prospettiva insolita e anticonformista.

“Vertigine”
Questa prospettiva riproduce quel tipico effetto di distorsione della percezione che si manifesta osservando, da sdraiati, i percorsi dei rami verso l’alto. L’artista non vuole esprimere quel senso pauroso della vertigine, che si manifesta osservando un punto specifico dall’alto, desidera rappresentare un modo di vedere le cose. Una diversa prospettiva di approccio alla vita.
La tecnica di stratificazione di diversi materiali esprime il caos della vita di tutti i giorni, mentre la figura dell’albero che scuro si staglia su tutto, rappresenta l’eternità.
L’utilizzo di toni caldi e freddi nelle diverse opere trasmette un’emotività palpabile. Osservare questi dipinti permette di entrare in contatto con le proprie emozioni primordiali e profonde. La natura ha da sempre ispirato l’arte forse perché rappresenta la perfezione nell’imperfezione del mondo.
Nei quadri di Felisi si ritrova leggerezza, il bisogno di tornare a respirare in libertà ma senza dimenticare il passato.
L’utilizzo di questa tecnica rende i dipinti tridimensionali, con una texture tangibile. Unica nella sua unicità.
La frammentazione dei pannelli più grandi permette di osservare i singoli componenti come dipinti a sé stanti. Frammenti indipendenti che in realtà sono parte di un insieme più grande, rendendo arioso il processo artistico.
Una mostra da non perdere per ribaltare il proprio punto di vista sulla vita.

“… e respirare” sarà aperta al pubblico fino al 23 ottobre 2021.

