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Musica

L’importanza di chiamarsi Elio3 minuti di lettura

60 primavere, cifra tonda per Elio, milanese doc, attualmente impegnato in un tour dedicato a Enzo Jannacci dal titolo Ci vuole orecchio che riprende la celebre canzone del cantautore scomparso e che ha per lui un significato profondo, un modo per dire che ci vuole intuito.

Elio solo

Prima di diventare Elio, Stefano Belisari, suo nome di battesimo, debutta molto piccolo come solista alla manifestazione canora Ambrogino d’oro manon si accontenta solo di un ruolo e, nel tempo, collabora a diversi progetti in veste di produttore artistico, coautore, corista e attore in spettacoli musicali, ruoli che gli permettono di accrescere il suo talento.

Elio con gli Elii

Il 1980 è l’anno in cui tutto ha inizio, dopo un lungo periodo di gavetta, mette insieme un gruppo di ragazzi milanesi e fonda la band Elio e le Storie Tese (abbreviato in EeIST), dove il nome Elio viene ripreso dalla loro prima canzone. Gli Elii muovono i primi passi a Milano e diventano subito molto popolari tra i giovani. Ma la svolta avviene nel 1996, quando partecipano al Festival di Sanremo con il brano la Terra dei Cachi che gli è valso il secondo posto e la notorietà a livello nazionale. Da qui in poi un successo tira l’altro, il nonsense èalla base dei loro testi, come da loro più volte dichiarato.

Puntano a far divertire senza mai rinunciare a offrire spunti di riflessione ed è così che, accanto al demenziale, si fa strada la denuncia e il singolo la “Terra dei Cachi” ne è la dimostrazione, un vero affresco in cui vengono messe a nudo tutte le brutture italiane tanto che, a distanza di tempo, è ancora molto attuale. Altro brano in cui trova spazio la denuncia è “Parco Sempione”, qui sotto accusa finisce l’abuso di potere dell’amministrazione locale, resasi protagonista dell’abbattimento di un polmone verde della città per fare posto alla costruzione della nuova sede della Regione.

Ripercorrendo la biografia della band, ci si accorge di quanto gli Elii abbiano segnato un’epoca, non c’è una canzone che non abbia avuto un riscontro positivo da parte del pubblico.

Elio con Elio

Ma proprio quando sembrava che gli EeIST fossero indissolubilmente legati, ecco che arriva un vero colpo al cuore dei fans, a un certo punto, la band decide di sciogliersi. Ilprimo a fare come Jack Frusciante e a uscire dal gruppo è Rocco Tanica (Sergio Conforti), dalla sua decisione è scaturita quella dell’intero complesso che ha maturato la fine di un ciclo.

Troppo indecifrabili i tempi in cui viviamo popolati da youtuber, trapper elevati a divi di giorno e irrilevanti la notte. In una recente intervista, Elio ha affermato che per potere tornare a lavorare insieme, servono idee e progetti nuovi e che molto probabilmente li si rivedrà per l’ultima volta alla festa di fine pandemia, pensata dal Trio Medusa che però, com’è evidente, non si sa quando si terrà. Nel frattempo, possiamo gustarci Elio che canta Jannacci e dirgli: “Buon compleanno!”

Laureata in Lettere Moderne (I livello), si è avvicinata al mondo della comunicazione frequentando un corso di formazione avanzata in Digital editor, incentrato principalmente sulla creazione di contenuti scritti o multimediali. Ascolta musica e legge di tutto