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"Dalla mia finestra" e per fortuna non dalla vostra
Cinema

Dalla mia finestra: e per fortuna non dalla vostra!4 minuti di lettura

Parliamoci subito chiaro: quale ragazza, che non vede un uomo decente dall’oltretomba, non vorrebbe risvegliarsi tutte le mattine in una casa dalla cui finestra c’è lui: un adone dal fisico statuario, affascinante e tenebroso, bello e impossibile. Ah, e anche ricco. Molto ricco.

Ma facciamo un passo indietro e con il nuovo film Netflix, Dalla mia finestra, partiamo dal principio.

La nostra protagonista, l’adolescente Raquel (Clara Galle), è ossessionata da sempre dal suo vicino di casa Ares Hidalgo (Julio Peña). Ares, inutile a dirlo, è il ragazzo più popolare della scuola e che tutte le ragazze vorrebbero, tanto che Raquel lo definisce un Dio greco.

Lui, però, ha fatto un patto con se stesso e con i suoi fratelli: non cedere mai all’amore.

Raquel, dal canto suo, si sente invisibile ai suoi occhi, nonostante vivano a un metro di distanza. Un giorno, però, succede qualcosa che cambierà per sempre i loro destini. Un fatto davvero magico: a fronte del malfunzionamento del proprio Wi-Fi, Ares decide di manomettere il computer di Raquel, rubando la sua connessione. Da qui scoprirà l’ossessione morbosa (e quasi preoccupante) di Raquel nei suoi confronti.

Raquel e Ares
Raquel e Ares

Dal web allo schermo

Dalla mia finestra, il nuovo film targato Netflix e tratto dal romanzo di Ariana Godoy, scrittrice con milioni di letture sulla ormai famosa piattaforma di scrittura: Wattpad.

Wattpad sembra trovare ogni anno scrittori molto promettenti, basti pensare ad Anna Todd e alla quadrilogia After, spopolata sugli schermi di tutto il mondo.

Ma questi Teen-Drama, che riscuotono un certo successo come romanzi, riescono anche ad attirare gli spettatori e a fare breccia nei loro cuori?

I romanzi d’amore sono sempre realizzati proponendo le medesime trame, e in questo caso si ha un amore struggente e passionale, ma non condiviso dalla famiglia di Ares. L’originalità, come già sappiamo, non fa di certo parte dei film romantici, ma una trama avvincente può fare comunque la differenza. E qui non accade.

Teen Drama o Hot Drama?

La storia risulta ironicamente carina all’inizio, e per certi aspetti perfino reale, vista l’era tecnologica in cui viviamo. Ma la fase del corteggiamento, fatta di odio e amore, dura troppo poco.

Inizia, ma finisce dopo cinque minuti. Questo non permette allo spettatore di crescere sentimentalmente insieme ai due protagonisti. Il nuovo film di Netflix cade, poi, quasi nel ridicolo a causa delle numerose scene di sesso che sembrano fare da toppe ai buchi di cui la trama risente fortemente.

Le scene hot continuano per buona parte del film e iniziano fin da subito, facendo da protagoniste e lasciando sullo sfondo il sentimento. Questo porta lo spettatore a rimanere emotivamente impassibile, non riuscendo a immedesimarsi nei personaggi e nei loro sentimenti.

Subentrano con frequenza scene di sesso che, purtroppo, per quanto a volte siano anche apprezzabili, tolgono la bellezza del corteggiamento e dell’evoluzione dell’amore. È tutto così frenetico: pezzi messi insieme volti a formare un grande ‘mappazzone’ che confonde, distrae e non lascia nulla alla fine del film.

Di certi romanzi, succede che la loro fama scritta non riesca a dare lo stesso impatto sullo schermo (e viceversa), rischiando di dare meno emozioni delle parole scritte, insite nelle loro pagine. E la mancanza di emozioni è imperdonabile per quella che è una storia d’amore a tutti gli effetti.

Effetto… cliché

Come detto in precedenza, non possiamo aspettarci grande originalità dai film romantici, ma è legittimo sperare in qualcosa di nuovo nelle parole dei personaggi, nelle emozioni che provano l’uno per l’altra e nel modo in cui risolvono gli ostacoli per raggiungere l’agognata felicità amorosa.

Dalla mia finestra è un miscuglio di cliché e frasi struggenti. Sentite e risentite. E che ci fanno alzare gli occhi al cielo per la banalità.

“Posso non respirare, l’importante è che respiri lei”… o qualcosa del genere. Da brividi!

Eppure, il film avrebbe potuto avere un grande potenziale, sopratutto per il target a cui è rivolto.Solo che, sfortunatamente, per quello che soprattutto non è riuscito a dare, è meglio se rimanga qualcosa da vedere dalla finestra della protagonista, e non di certo da quella degli spettatori.

Laureata in Comunicazione e Media. Scrive ovunque, perché non riesce a farne a meno. Si sogna sceneggiatrice e i suoi film preferiti sono quelli con Christian Bale