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Milano Graphic Festival: la prima edizione del festival dedicato a grafica, illustrazioni e culture visive3 minuti di lettura

Milano si prepara a ospitare la prima edizione del Milano Graphic Festival, dal 25 al 27 marzo 2022.

Promosso da SIGNS (Osservatorio permanente sul visual design), prodotto da h+ e curato da Francesco Dondina, il festival sarà un evento diffuso completamente dedicato a graphic design, illustrazione e culture visive.

Il calendario di attività proposte durante i tre giorni è davvero ricco e comprende mostre, talk, workshop, studio visit, performance e incontri di approfondimento.

Due saranno i poli principali: Base Milano e Certosa Graphic Village.

Inoltre, saranno coinvolte scuole, università, archivi, gallerie, case editrici, musei e istituzioni – tra le altre: ADI Design Museum, Mudec, Casa degli artisti e Fondazione Sozzani.

CamuffoLab e SIGNS “Quando la città cambia tu guarda i suoi colori” Certosa District Milano © Silvia-Galliani

Certosa Graphic Village: maestri della grafica ed emergenti in mostra

Certosa Graphic Village è un nuovo spazio, che inaugurerà proprio durante i giorni del festival, nel “Certosa District” della città meneghina. Un’area, questa, che ormai da qualche anno sta vivendo una profonda rinascita e rigenerazione urbana.

Questo spazio ospiterà la mostra Generazione YZ, che vede protagonisti giovani designer under30 e i loro progetti di grafica urbana.

Negli stessi spazi verranno inoltre allestite mostre su alcuni dei più importanti maestri della grafica. Tra queste una mostra su Albe Steiner, che racconta la sua carriera attraverso i manifesti più rappresentativi e Ideogrammi indelebili, la prima retrospettiva italiana di John Alcorn. Saranno esposti illustrazioni editoriali e pubblicitarie, copertine e manifesti, in un percorso che va dagli esordi a metà degli anni ‘50 fino ai lavori italiani degli anni ’70.

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John Alcorn, To make a dadaist poem, “The Push Pin Monthly Graphic” (1957) e
Illustrazione inedita per la canzone dei Beatles Eight Days a Week (1969)

La grafica italiana da Base Milano

Sede del secondo polo principale del Milano Graphic Festival, Base Milano è ormai da tempo punto di riferimento per quanto riguarda l’innovazione culturale, la progettazione, la creatività e la rigenerazione urbana.

Nei suoi spazi prenderà forma SIGNS. Grafica italiana contemporanea (2022), che prosegue il lavoro iniziato con un’omonima mostra tenutasi nel 2016. Il percorso espositivo riunisce 25 studi grafici italiani, con opere di giovani talenti sia di nomi già conosciuti. Saranno presenti lavori di Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Paolo Tassinari, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato e Franco Achilli.

I lavori esposti offriranno una panoramica sulla grafica e sul design italiano, mettendone in luce la lunga e forte tradizione ma anche la capacità di innovarsi e rispondere alle esigenze contemporanee.

Milano Graphic Festival, un evento per tutti

Moltissimi saranno anche gli eventi collaterali: il programma completo non è ancora stato reso pubblico ma le pagine social del Festival sono in continuo aggiornamento.

Quel che è certo, invece, è che la manifestazione sarà il più possibile inclusiva e aperta a tutti. Il Festival, infatti, non vuole essere elitario né rivolto esclusivamente a esperti del settore. L’obiettivo principale è di generare conoscenza e contaminazione, far scoprire a un pubblico ampio (di cittadini e curiosi) il mondo della grafica e della comunicazione visiva.

“La grafica è dappertutto, ovunque ci giriamo: nelle strade e negli spazi pubblici, nelle case, negli uffici, sugli scaffali dei negozi, negli oggetti che utilizziamo quotidianamente e nelle diverse forme di comunicazione, dalla scrittura ai social network. La grafica ha contribuito e contribuisce a costruire l’identità e la cultura di un Paese.”

Francesco Dondina

Un evento aperto a tutta la comunità perché il design è dappertutto e può svolgere un importante ruolo nella rigenerazione urbana e nel progettare città dove il benessere dei cittadini sia al primo posto. L’innovazione e il ripensamento degli spazi urbani, però, possono avvenire solo con un impegno collettivo.

Dopo la laurea in filosofia ho conseguito un master in Arts Management. Sono appassionata di arte, letteratura, teatro e culture non europee. Cerco sempre nuovi stimoli e avventure da intraprendere.