
“L’arte è wow!” ovvero quando la diversità diventa forza. La mostra in Triennale Milano4 minuti di lettura
“Siamo tutti una stella unica e diversa.”
Questa la frase che accompagna un cielo collettivo, la grande lavagna che occupa lo scalone principale della Triennale di Milano. L’opera Ottantasette stelle fa parte della mostra L’arte è wow!, inaugurata l’8 febbraio e visitabile fino al 26 marzo 2023.
L’esposizione, curata da Marco Bazzini e Diva Moriani, vuole raccontare il progetto di Dynamo Art Factory, che da 15 anni promuove il ruolo sociale dell’arte contemporanea, non solo come obiettivo da raggiungere, ma come vera essenza promotrice.
Attraverso la Terapia Ricreativa Dynamo, bambini e ragazzi con patologie gravi o croniche incontrano artisti di fama internazionale e creano opere uniche, frutto di questa sinergia unica e non ripetibile.
I risultati di questa connessione speciale sono in continuo sviluppo; le opere realizzate sono oltre 2000, i legami con i musei di arte contemporanea in Italia sempre più forti. Inoltre questa collezione ha già dato vita a una galleria fisica, la Dynamo Art Gallery, e a una digitale sulla piattaforma SuperRare.

La mostra vuole abbracciare, attraverso alcuni dei lavori realizzati, linguaggi diversi tra loro, ma fortemente espressivi dell’incontro tra la poetica dell’artista e i suoi collaboratori: dall’arte digitale alla scultura, dall’installazione alla pittura. Le parole d’ordine ci appaiono semplici eppure sono sempre più rare in un mondo che premia la competizione e l’efficienza: inclusività, originalità, divertimento.
Divertente è anche la concezione dell’allestimento, un giocoso percorso fatto di stanze dalle pareti colorate, sulle quali campeggiano frasi che riassumono l’importanza della fiducia nelle proprie capacità, nel potenziale che abbiamo tutti un po’ paura di scoprire.
Una volta passati attraverso il corridoio in cui viene presentata la genesi del Camp e della Fondazione, oltre che le opere digitali recentemente realizzate, ci troviamo accanto all’inconfondibile Terzo Paradiso di Pistoletto.
Avvicinandoci scopriamo che solo la forma è quella già nota, la realizzazione invece comprende facce, arcobaleni, cuori, soli. Forme sempre nuove e diverse, che insieme danno vita ad un infinito mai visto e sorprendentemente bello.

Ph. Rachele Bettinelli
Brillanti le cancellature realizzate insieme a Emilio Isgrò sul testo di Harry Potter (Cancellature Dynamiche) e le luminarie con i simboli di Spiderman e Captain America, ideate con Domenico Pellegrino, che ci ricordano come non ci voglia una maschera per essere supereroi (Non tutti i supereroi indossano una maschera, 2022).
Un tappeto di Loredana Longo con le famiglie ci ricorda della forza della diversità (Our diversity is our strenght, 2021), mentre i bambini affiancati da Benedetta Mori Ubaldini ci esortano a credere nei nostri sogni, tra cactus, meduse pesci volanti e nuvole sospese tra acqua e cielo (Follow your dreams, 2017).
Questi citati e molti altri sono gli artisti che hanno creduto nel progetto (a partire dai suoi albori nel 2009) e che non hanno mai smesso, attraverso la conoscenza dei bambini e delle loro famiglie, di credere nel diritto alla felicità, che è bellezza e libertà.

Tutti i lavori in mostra sono dunque frutto di una compartecipazione in cui la presenza dell’artista è importante quanto lo è quella di chi realizza con lui l’opera. Ogni individuo è prezioso e concorre a creare ciò che appare davanti ai nostri occhi. Per questo suona più che mai veritiera l’affermazione di Diva Moriani che, oltre ad essere co-curatrice, è anche ideatrice della Factory:
“i ragazzi, gli artisti, lo staff diventano una cosa sola, sprigionando un’incredibile energia creativa per produrre opere uniche, che nessuno degli artisti potrà mai replicare individualmente”.
L’arte è wow!
Fino al 26 marzo 2023
Triennale Milano

