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Arte,  Turismo

Cinque poli artistici da non perdere a Lipsia4 minuti di lettura

Situata nella Germania dell’est, a pochi centinaia di km da Berlino, Lipsia (Leipzig in tedesco) è una fervente città giovanile piena di arte e cultura. Se decidete di visitare questo gioiello della Sassonia ecco cinque poli d’arte contemporanea da non perdere:

1. Galerie Irrgang

Galerie-Irrgang
Foto vista frontale galleria

Fondata nel 2007 e, con il suo programma vario, è ora un appuntamento fisso nel mondo dell’arte di Lipsia. 

Situata ora a Kleinzschocher, nella periferia sud-occidentale. Nelle sale che ospitavano l’allora popolare Café B. Herrlich intorno al 1913, presentano fino a 10 diverse mostre personali e collettive ogni anno. 

Il focus è sull’arte figurativa rappresentativa dai campi della pittura, della grafica, della scultura e dell’installazione. Inoltre, la Galleria Irrgang supporta artisti internazionali emergenti il cui lavoro innovativo assicura un entusiasmante cambio di prospettiva nel suo programma.

2. SLUG

SLUG
Vista frontale galleria

SLUG è un nuovo spazio artistico interdisciplinare fondato dalla curatrice Colette Patterson. 

Il nome vuole rievocare il movimento della lumaca, come suggerisce il motto:

“Slime trails are holographic archives shimmering in the sun, sticky between your fingers and under your tongue.”

(Le tracce di melma sono archivi olografici luccicanti al sole, appiccicosi tra le dita e sotto la lingua.)  

3. ZiMMT (Zentrum für immersive Medienkunst, Musik und Technologie)

ZiMMT
Vista interna della galleria

Nell’ex capannone industriale a est di Lipsia, vengono sviluppati e testati nuovi approcci artistici e tecnici all’audio 3D nel contesto della realtà virtuale e dei video a 360°.

Lo ZiMMT non solo offre una piattaforma in cui arte, scienza e affari si incontrano, ma crea anche un ambiente unico in Sassonia con la sua infrastruttura, in cui è possibile sperimentare arte e musica coinvolgenti. 

“In einer Welt, in der jeder Lebensbereich durch digitale Medien durchdrungen ist, werden neue Fragen zur Erfahrbarkeit des Virtuellen aufgeworfen.”

(In un mondo in cui ogni ambito della vita è permeato dai media digitali, vengono sollevate nuove domande su come si possa vivere il virtuale.)

In che modo i media possono innescare esperienze straordinarie? In che modo concerti e mostre possono affrontare le sfide dei media digitali? Che giustificazione ha uno spazio fisico per i media virtuali? Queste le domande a cui il frizzante polo artistico cerca di rispondere

4. GfZK (Galerie für Zeitgenössische Kunst)

Gfzk
Vista frontale galleria

Sotto la direzione di Klaus Werner, è stato creato un luogo dove sono state presentate insieme opere artistiche provenienti dalla Germania dell’Est e dell’Ovest e collocate in vari contesti internazionali. I cambiamenti nell’ambiente politico, sociale e urbano (nello spazio post-sovietico) hanno plasmato il programma degli anni 2000 sotto la direzione di Barbara Steiner. Con l’istituzione di un dipartimento separato, l’educazione artistica ha avuto un chiaro peso al suo interno.

5. Spinnerei

Spinnerei
Vista interna ex cotonificio

Ex fabbrica di cotone, questo luogo ha subito continui cambiamenti. I pionieri della svolta artistica di questo luogo furono soprattutto gli artisti, di cui oggi più di 100 hanno i loro studi negli Spinnerei. Conosciuto come centro di produzione artistica, Spinnerei è riuscito ad attirare l’attenzione dei galleristi alla fine del 2004. Nel 2005, sei gallerie di Lipsia hanno aperto i loro nuovi spazi espositivi nella Spinnerei. Su tutte la galleria EIGEN + ART nella spettacolare area dell’ex sala macchine a vapore.

Quasi nessun’altra grande fabbrica che è stata riqualificata offre una gamma così ampia per un pubblico interessato all’arte e allo stesso tempo rimane la casa di molti artisti e altri liberi professionisti. Questi numerosi residenti creativi animano un autentico complesso di fabbriche storiche con contenuti contemporanei.

Laureata in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali presso l’accademia di Belle Arti di Brera, la scrittura rappresenta per me un modo attraverso cui connettere realtà apparentemente distanti. Mi considero una boutade, una battuta di spirito, osservazione arguta, in cui la spontaneità e l’immediatezza si uniscono in una punta di paradosso.