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Arte

Pieter Paul Rubens. Il Barocco al servizio di una regina5 minuti di lettura

Quando si parla di Barocco, almeno nel linguaggio comune, si tende a spostare l’attenzione in Italia e considerare il bel paese come il centro universale e principale di questo stile. La realtà è però un po’ diversa, sicuramente possiamo affermare che in Italia il Barocco è sorto e si è diffuso, ma nel resto d’Europa il Barocco ha ricevuto una sostanziale spinta da diversi artisti. Il principale tra questi è stato sicuramente Pieter Paul Rubens, pittore fiammingo da molti considerato come uno degli esempi perfetti dell’arte barocca e principale esponente del barocco fiammingo e francese. 

Lo stile di Rubens

Come detto Rubens viene considerato colui che ha iniziato il Barocco europeo e che lo ha portato ad un livello importante. Uno dei motivi per cui il pittore fiammingo è nella posizione in cui si trova è anche per via della mole di opere dipinte. Secondo i dati raccolti Rubens dipinse più di 1403 opere, un numero semplicemente fuori scala considerando anche la varietà dei soggetti che il pittore sceglieva. 

Daniele nella fossa dei leoni (1615), Pieter Paul Rubens. National Gallery of Art, Washington DC

Le sue opere infatti spaziavano dai paesaggi, ai ritratti passando per la pittura storica, mitologica e religiosa. Quando si parla di Rubens quindi ci trova di fronte ad una mole di opere eccezionale sia per varietà che per numero. Lo stile di Rubens deve molto alla tradizione cristiana, i suoi lavori sono infatti spesso arricchiti con elementi tradizionale della cultura religiosa. 

A livello pratico la sua pittura pone l’accento sul movimento, il colore e la sensualità. Sono ben rinomati i suoi quadri mitologici ricchi di nudi che enfatizzavano il concetto di fertilità, la tentazione e la bellezza fisica. Molto spesso però Rubens si trovava a creare su commissione, in questo caso i dipinti storici o i ritratti erano le scelte preferiti dai clienti o dallo stesso Rubens. Celebre, ad esempio, e il ciclo di 24 dipinti che il pittore fiammingo dipinse per conto di Maria de Medici

I dipinti per Maria de Medici

Questo ciclo di dipinti fu commissionato da Maria de Medici tra il 1621 e il 1622 comprendeva 24 opere ognuna delle quali dedicata ad un particolare momento della vita della sovrana. Questo insieme di opere è interessante sotto molteplici punto di vista, in primis per la quantità di opere create in così poco tempo. I dipinti, infatti, avrebbero dovuto essere conclusi entro due anni, in occasione del matrimonio della figlia di Maria de Medici, Henrietta Maria. Rubens dipinse quindi più di venti quadri in un lasso di tempo decisamente ristretto, ben al di sopra della media comune tra gli artisti. 

Rubens
Il ciclo dedicato a Maria de Medici esposto al Museo del Louvre

Il ciclo di opere si compone di 21 quadri rappresentanti alcuni dei più grandi trionfi o momenti personali di Maria de Medici. Possiamo infatti trovare la sua nascita, la sua educazione, l’incontro con Enrico IV e molti altri avvenimenti, ognuno dipinto da Rubens attraverso i suoi classici stilemi.

L’educazione della principessa

Prendiamo uno dei quadri che compongono questo ciclo per cercare di capire come Rubens ha inteso questo lavoro e come si colloca all’interno della sua produzione. L’Educazione della principessa è un quadro che mostra la natura praticamente divina della crescita della sovrana. La donna è infatti circondata da divinità greche ognuna delle quali è associata una materia ed un dono particolare. 

L'educazione della principessa - Rubens
L’educazione della principessa (1622-1625), Pieter Paul Rubens. Museo del Louvre, Parigi.

L’educazione “divina” di Maria de Medici è quindi data dalla presenza di Apollo, divinità collegata all’arte; da Atena e la sua saggezza, fondamentale per una futura sovrana; ed infine Ermes messaggero degli dèi e colui che garantisce proprietà e comprensione al linguaggio. Quest’ultima divinità è rappresentata nell’atto di consegnare un caduceo (il bastone alato con due serpenti intrecciati) alla giovane sovrana.  Questo oggetto ha molteplici significati, solitamente si pensa che questo gesto sottolinei come la divinità stia donando alla principessa il dono dell’eloquenza. Il caduceo però può anche essere inteso come una rappresentazione di pace e armonia e la sua presenza in altri quadri del ciclo ci fa pensare che sia stato usato da Rubens per sottolineare la pace sotto il governo di Maria de Medici. Sulla destra del quadro possiamo vedere tre Grazie che donano alla regina la bellezza.

Tutta la scena è dipinta da Rubens in maniera squisitamente barocca e mostra un delicato equilibrio tra le divinità. Le relazioni spirituali e l’effettiva educazione “terrena” fondamentale per una futura regina si mostrano perfettamente. Tutto poi avviene all’interno di uno scenario quantomeno teatrale e in parte misterioso. Una specie di grotta che probabilmente sottolinea ancor di più l’aspetto “superiore” della vita e dell’educazione della sovrana.

Mi chiamo Marco Celi, laureato in Scienze filosofiche presso l’Università degli studi di Milano ho da sempre avuto un forte interesse per l’arte e i musei in tutte le loro forme.