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No Sense Make Sense: mostra alla galleria Deodato Arte4 minuti di lettura

La galleria Deodato Arte inaugura il 6 Aprile 2022 “No Sense Make Sense”, la personale di Angelo Accardi.

Evento che riporta in Italia uno degli artisti più quotati nel mercato internazionale, in una delle gallerie punto di riferimento in tutto il mondo per Pop e Street Art. La mostra è aperta fino al 30 Aprile.

Angelo Accardi - ALL THE FAMILY
Angelo Accardi – “ALL THE FAMILY

L’Artista

Angelo Accardi nasce a Sapri, in provincia di Salerno, nel 1964. Esordisce nel mondo dell’arte con opere fortemente caratterizzate dalla figura e con un volitivo simbolismo. Inizia il suo percorso di studi presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli, ma lascia questa strada poco dopo. In seguito a questa decisione, affronta una profonda crisi di identità artistica che lo porta a riconoscersi nell’astrattismo. Questa crisi si protrae fino a quando decide di aprire il proprio studio a Sapri, all’inizio degli anni ‘90.

Da quel momento, Accardi ha iniziato a realizzare opere d’arte basate sulla riflessione sull’uomo, concentrandosi sul background sociale.

Human Collection” è il risultato di queste riflessioni, nasce dallo studio dell’umanità, che gli diede fama e lo porta alla luce come artista.

Questa collezione segna un grande passo nella sua carriera: da quel momento Accardi inizia a creare opere incentrate su temi profondi che svilupperà negli anni successivi, e che lo porteranno alla realizzazione delle opere che lo hanno reso famoso.

Ancora oggi Angelo Accardi vive e lavora a Sapri, sua città natale.

Angelo-Accardi- no sense make sense
Angelo Accardi

No Sense Make Sense

Uno dei soggetti più famosi e riconoscibili di Angelo Accardi sono sicuramente gli struzzi.

L’artista inserisce questi animali negli ambienti più diversi, che nulla hanno a che vedere con il loro habitat: stanze, musei, corse nei centri cittadini.

La presenza degli animali in contesti diversi provoca un effetto straniante che porta lo spettatore a chiedersi perché l’artista abbia deciso di mettere un animale in un luogo a cui non appartiene.

Angelo-Accardi- no sense make sense
Angelo Accardi – “IN THE CIRCLE

È qui che sta il cuore dell’arte di Accardi : rappresentare il “Misplaced”, ovvero, il fuori contesto. Per farlo,  segue il termine alla lettera, rappresentando un oggetto non correlato in un ambiente quotidiano.

Con Misplaced cancella completamente la figura umana, che, in qualche modo, però, è ancora coinvolta: gli struzzi si sostituiscono all’essere umano per muovere una critica su un doppio piano.

La prima critica è legata al mondo dell’arte: nelle opere che rappresentano gli struzzi all’interno, Accardi raffigura sulle pareti delle stanze opere di altri artisti, alcuni contemporanei, ma anche del periodo rinascimentale.

Gli animali sono rappresentati mentre guardano e ammirano questi capolavori, spesso interagendo con essi, toccando le opere con il becco, e diventando parte integrante dell’opera.

Paradossalmente, gli struzzi sembrano appartenere a questi ambienti.

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Angelo Accardi – “WHITE OSTRICH

Misplaced e il tema della paura

Accanto agli struzzi, l’artista inserisce nelle sue opere altri soggetti che risultano fuori contesto: Rinoceronti, Navi, Aerei, personaggi di cartoni animati come i Minion o I Griffin. La presenza di questi personaggi raffigurati su larga scala, sembra rappresentare una minaccia imminente, una paura comune a tutto il genere umano. Le opere funzionano come una sorta di proiezione mentale di una paura, di un’apprensione dell’artista stesso.

Dipingere questi scenari è un modo attraverso il quale Accardi cerca di condividere questo senso di minaccia che lo spaventa costantemente, quasi in cerca di conforto da parte dello spettatore, a cui cerca di confidare queste paure.

Da qui la critica all’incapacità di molte persone di interagire con le opere d’arte, mentre animali non particolarmente intelligenti, come gli struzzi, sembrano non avere problemi ad apprezzarne le sfumature.

Il secondo livello della critica dell’artista riguarda la vita quotidiana. Quando ritrae l’animale in mezzo alle strade, la prima sensazione è di ambiguità. Tuttavia, più si osserva il dipinto, più la presenza degli animali sembra normale.

In questo caso, l’artista vuole sottolineare con ironia quanto sia facile cancellare o sostituire l’uomo dai luoghi che gli sono sempre appartenuti.

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Angelo Accardi – “I’M SHOOTING

Divisa tra Genova e Milano Andrea, autrice di romanzi e racconti da brivido, vive con i suoi due gatti. Passa il suo tempo libero a scrivere di musica, arte e cucina. Per Art-shapes intervista volti nuovi.