
Prendi il mio cuore: Andi Kacziba racconta la femminilità matura. La mostra a Milano4 minuti di lettura
Non è stata scelta a caso la data di apertura della mostra dell’artista italo-ungherese Andi Kacziba: l’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna. Non una festa, ma un giorno per raccontare e celebrare la figura femminile, senza retorica e senza tabù. Questo è quello che si prefigge di fare Prendi il mio cuore, aperta fino al 25 marzo alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea di Milano.
Prendi il mio cuore, i miei reni, il mio fegato…
Le opere in mostra sono di piccolo formato, ma dall’enorme impatto. La serie di fotografie che ispira il nome dell’esposizione è basata sulla poesia di Saffo Prendi il mio cuore e portalo lontano. L’artista non offre solo il suo cuore, sede simbolica dell’amore e dei sentimenti, ma anche il resto del suo corpo, come un macabro dono di carne e sangue. Insieme a reni, fegato e polmone ci sono anche due uova, primo rimando al tema della fertilità e della maternità. Gli organi donati escono dalle immagini fotografiche e si fanno sculture, modelli anatomici e insieme forme morbide e semplificate dai colori tenui, delicati. Come un bel regalo.

Questo ciclo fotografico apre agli altri due presenti in mostra, sempre caratterizzati dall’uso immediato di Polaroid, immagini dirette e prive di postproduzione. Solo il gesto artistico conta, pulito da sovrapposizioni puramente estetiche.
Turning (G) old è una serie in cui l’artista pone l’accento sulla donna che invecchia, resa invisibile dalla società e dai media, che propongono l’immagine irreale di una donna eternamente giovane, bella e fertile. Qui le rughe non vengono nascoste, ma diventano punto di forza, riempite da polvere d’oro a 24 carati. In questo modo la donna non perde valore invecchiando, ma anzi ne acquista.

In mostra è presente anche parte della sequenza fotografica La cicogna non passa di qui, realizzata nel 2019 in occasione di una performance dell’artista. Il tema che viene toccato è quello della maternità mancata, vista come uno stigma nella società odierna. La donna matura senza figli viene percepita come “storta”, “sbagliata”, attribuendole significati negativi.
A questo si riferisce il gesto dell’artista, che immagine dopo immagine, svuota l’anguria che tiene in grembo con un coltello. La menopausa e la mancata maternità sono temi considerati scomodi, anche quando si parla di diritti della donna. L’obiettivo dell’artista è restituire dignità a questo aspetto della vita femminile, focalizzando le sue opere su questi temi senza crudezza o crudeltà, ma con un gesto pulito ed elegante, carico di simbolismo.


Ad accogliere lo spettatore è proprio la sintesi della donna calpestata nella sua dignità e nel suo corpo fisico: uno zerbino, sul quale Andi Kacziba ha impresso la propria immagine. Un’opera provocatoria e spiazzante, che mette lo spettatore davanti a una scelta e a una riflessione: calpestare la donna o ignorarla passandole accanto? Un quesito che appare tutt’altro che scontato.
Andi Kacziba. Prendi il mio cuore. Info e contatti
Andi Kacziba. Prendi il mio cuore, a cura di Raffaella De Chirico
- Dove: Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea. Via Farini, 2 Milano
- Info e prenotazioni: info@dechiricogalleriadarte.it o chiamando il 392 8972581
- Quando: dall’8 al 25 marzo 2022
- Orari: da martedì a venerdì 15-19 o su appuntamento
- Biglietti: ingresso gratuito

