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Musica

Amy Winehouse: anche il talento ha un nome3 minuti di lettura

Talento puro, questo era Amy Jade Winehouse, nata a Londra il 14 settembre 1983 e morta nella stessa città il 23 luglio 2011. A dieci anni dalla sua scomparsa, il mondo della musica la omaggia e l’Italia non si è sottratta a questa importante commemorazione con l’Amy&Black, organizzato dal festival aretino SMART, che le ha dedicato una serata tenutasi domenica 18 luglio.

Amy prima di Amy

L’amore per la musica inizia sin dall’infanzia, quando all’età di dieci anni fonda un gruppo rap amatoriale dal nome Sweet‘n’Sour pur non disdegnando l’ascolto di altri generi; a tredici anni, riceve in dono una chitarra per poi crescere sempre più cantando come professionista nella National Youth Jazz Orchestra e, infine, firmando il primo contratto con la casa discografica Island nel 2002. Un’anima tormentata la sua che ha saputo trasformare il malessere in energia creativa e avvolgente.

Una breve carriera colma di successi

L’album con cui si impone al grande pubblico è Frank, scritto interamente da lei e uscito nel 2003, a cui segue nel 2007 Back to Black, grazie al quale ha vinto ben cinque Grammy Awards che la consacrano come stella nascente.

Si dice spesso che uno scrittore metta molto di sé nel testo che ha creato ed è stato così anche per la cantautrice Amy che nella canzone Rehab dichiara di non volersi disintossicare dall’alcool mentre nella canzone Back to Black molti hanno visto una sorta di tragica profezia alla luce di quello che poi sarebbe accaduto, collegando la morte della cantante a una delusione amorosa.

Teoria che potrebbe sembrare vera, perché, scorrendo la sua biografia, si evince una certa irrequietezza anche in campo sentimentale essendosi sposata e divorziata. Nel frattempo, la critica la giudica positivamente e i problemi di salute che l’affliggono: l’enfisema polmonare, i disordini alimentari, il problema delle dipendenze, di cui non ha mai fatto mistero, non scalfiscono minimamente la sua immagine che, anzi, continua a godere di grande stima giacché una cantante è prima di tutto una persona con le sue forze e, soprattutto, le sue debolezze.

Generosa e impegnata nel sociale il suo pensiero era rivolto ai bambini che aiutava con donazioni destinate ad associazioni benefiche.

Amy Winehouse Viene trovata senza vita nella sua casa londinese, ancora oggi non si è fatta piena chiarezza sulle cause del decesso, si rincorrono tante voci ma tutte prive di fondamento.

Dieci anni dopo

Un’ amalgama perfetta di ingredienti ha contribuito al suo successo: la magnifica voce, i lunghi capelli, i tatuaggi, insomma la fisicità unita a quel pizzico di sregolatezza che da sempre sono i tratti costitutivi del genio.

Il suo stile si caratterizza per il giusto mix di soul e jazz, le sue canzoni sono un’eredità che vivrà nei secoli, per questo motivo, sono stati tanti i cantanti che l’hanno ricordata negli anni mentre molte altre artiste si sono rifatte a lei: da Adele, a Rebecca Ferguson, Caro Emerald, Duffy, Alessia Cara, per citarne alcune, e, infine, le italiane Nina Zilli e Noemi.

Laureata in Lettere Moderne (I livello), si è avvicinata al mondo della comunicazione frequentando un corso di formazione avanzata in Digital editor, incentrato principalmente sulla creazione di contenuti scritti o multimediali. Ascolta musica e legge di tutto